Strada del Duron, i lavori si allungano e Bolbeno soffre

Il tratto di strada dalla statale al paese è chiuso da maggio Il rischio è di slittare a primavera, con lo skilift penalizzato


di Ettore Zini


BOLBENO. «Lavori di somma urgenza, per il consolidamento del muro di sostegno, al km. 11,800, della strada provinciale del Duron»: dice il cartello, in corrispondenza del bivio per Bolbeno. «E per fortuna che c’era la somma urgenza», dicono i cittadini. Preoccupati che, prima della fine dei lavori, arrivi la neve. Un’eventualità, che farebbe slittare la fine dell’opera a primavera. E allora, sì, che sarebbero guai: sia per la pista, che per chi vive di ristorazione. «Già un’estate senza strada diretta – dice il gestore della Contea – sono stati un’eternità. Ma, una stagione invernale, in queste condizioni, sarebbe un disastro». Comprensibili, quindi, le pressioni fatte al sindaco, perché smuova le acque e sproni il Servizio Strade della Provincia a darsi una mossa.

I solleciti, in questi giorni, non sono mancati. La risposta, però, è la stessa da mesi. «Stiamo facendo il possibile, ma i lavori si sono rivelati più complessi del previsto». I giorni passano. E il tratto di strada che, dalla statale 237 del Caffaro porta al passo Durone, passando per Bolbeno, dal mese di maggio è chiuso per lavori. L’ennesima ordinanza ha prorogato la chiusura fino al 29 novembre. E, in paese, ci si chiede se questi giorni basteranno. Alessandra Filosi, direttore dei lavori, per conto della Provincia, è convinta di sì. «Tempo permettendo,però», aggiunge. Lasciando intendere che i problemi da risolvere sono ancora molti. Per il consolidamento, sotto il ponticello del rio Laval, dovevano bastare pochi giorni. «Un semplice rinforzo della carreggiata», era statala diagnosi ai primi di marzo. Risultato? La chiusura del cantiere è ancora di là da venire. La ditta appaltatrice Pelanda Costruzioni di Condino, ha incontrato difficoltà a non finire. Comprese quelle di ordine burocratico, e il passaggio proprio lì del gasdotto che porta il metano nelle case di Tione. Un intralcio in più, che non ha agevolato i lavori. Dopo i cementi armati dei drenaggi, si è alle prese con le terre armate che faranno da sostegno alla spalletta del ponte. Sembra impossibile che, per uno smottamento, un intero paese abbia dovuto subire un’estate di disagi. Se arrivasse l’inverno però – ammoniscono gli operatori economici - sarebbero dolori. Il raccordo alternativo con la statale è stretto e in forte pendenza. Le preoccupazioni sono per pullman e pulmini. Gli ormai collaudati impianti sciistici di Bolbeno (il campo scuola convenzionato con più di cinquanta comuni) potrebbero subire un danno economico non indifferente. Il sindaco Diego Chiodega che sta tempestando di telefonate l’Ufficio Strade di Tione, è fiducioso. Intanto, però, ha dovuto firmare un’ordinanza che dilata la chiusura della strada fino a fine di novembre. E se i giorni non bastassero, è il primo ad ammetterlo, per l’economia locale il contraccolpo sarebbe essere pesante.













Scuola & Ricerca

In primo piano