Specialistiche, ticket sopra i 30 mila euro Un euro sulle ricette

Scatta l’aumento di 10 euro sulle prestazioni, gettito di 3,6 milioni. Rsa, un euro in più al giorno in base all’Icef


di Chiara Bert


TRENTO. Annunciati da settimane, i ticket sono arrivati: su prestazioni specialistiche, ricette di farmaci e Rsa, mentre per ora non scatteranno aumenti sul pronto soccorso. Li prevede la manovra finanziaria 2015 approvata ieri dalla giunta provinciale, una manovra - l’ha definita il presidente Ugo Rossi - «orientata al realismo e al coraggio». Al capitolo realismo si inserisce dunque l’operazione ticket, che complessivamente porterà nelle casse provinciali 3,6 milioni di euro, nettamente meno rispetto ai 7,5 milioni ipotizzati una settimana fa, all’interno di un fondo sanitario di 1,1 miliardi (altri 260 milioni per l’assistenza). A spiegare nel dettaglio come saranno articolati è stata ieri l’assessora alla salute Donata Borgonovo Re.

Prestazioni specialistiche: tetto a 30 mila euro. Il ticket sulle prestazioni specialistiche (visite, Tac, Pet, chirurgia ambulatoriale) sarà di 10 euro, come quello previsto dal 2011 a livello nazionale e che finora la Provincia di Trento - unica insieme alla val d’Aosta - era riuscita ad evitare. Alcune Regioni (come Veneto, Emilia Romagna, Marche e Umbria) hanno scelto di applicarli progressivamente, per scaglioni di reddito. «Ma l’operazione si è rivelata difficile - ha spiegato Borgonovo Re - perchè attualmente non si può inserire il dato sul reddito nella tessera sanitaria». La giunta ha quindi deciso di prevedere un’unica soglia: pagheranno i cittadini con un reddito sopra i 30 mila euro, dunque ben al di sotto dei 70 mila euro ventilati nei giorni scorsi. «Ma su 830 mila ricette specialistiche prescritte nel 2013 - hanno ricordato Borgonovo Re e Rossi - 575 mila hanno riguardato persone con un reddito sotto i 30 mila euro, che quindi non pagheranno il nuovo ticket». L’incasso previsto è di 2,5 milioni di euro.

Farmaci: 1 euro a ricetta. Un incasso di 1,1 milioni arriverà invece dal ticket sulle ricette farmaceutiche. In questo caso sarà di 1 euro su ogni ricetta (e non sulla confezione di farmaco) prescritta dal medico. Un euro per tutti, in questo caso senza differenziazioni di reddito, come invece hanno fatto alcune regioni. Con la precisazione - ha sottolineato l’assessora - che restano confermate tutte le esenzioni totali in vigore, per malati cronici, anziani con redditi bassi, bambini: in totale circa 3 milioni di persone. Nel 2013 infatti, su 4.437.695 ricette prescritte, ne sono state pagate 1.109.422.

Rsa: 1 euro in più al giorno. Nella Finanziaria entrano anche i ticket sulle case di riposo, che non partiranno però dal 1° gennaio ma nel corso del 2015: un euro al giorno in più sulla quota della retta a carico degli utenti, su base Icef. Gli ospiti delle Rsa in Trentino sono circa 4.600, «ma la Provincia - ha spiegato Borgonovo Re - non conosce i dati sulla loro situazione reddituale». Si è scelta la strada di un aumento per ora contenuto, un euro al giorno, che consentirà di acquisire questi dati e a quel punto modulare la compartecipazione delle famiglie alla retta sulla base del parametro Icef (dunque in base a reddito e patrimonio). «Oggi - sottolinea ancora Borgonovo Re - la retta alberghiera media a livello provinciale è di 46 euro, ma ci sono Rsa che sono riuscite a contenerla a 42-43 euro e altre che sono attorno ai 50 euro. Imposteremo un ragionamento con l’Upipa per capire da cosa derivano le disparità e come si può incidere». «I ticket - ricorda l’assessora - sono una manovra necessaria che non sostituisce altri interventi come la razionalizzazione della rete ospedaliera nel solco del piano di miglioramento dell’Azienda sanitaria. Interventi che ci consentiranno di ridurre la spesa ma non da domani».

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