“Spazio verde” chiude dopo 28 anni di attività 

Adriana Sighele è la titolare dell’erboristeria di Corso 3 Novembre Racconta il rapporto con i clienti e dell’ansia e la solitudine di tanti anziani


di Daniele Peretti


TRENTO. Un po’ per solitudine, un po’ perché la pressione della burocrazia è sempre più forte, ma anche perché quando capita una buona occasione è meglio prenderla al volo, è così che dopo 28 anni l’erboristeria “Spazio Verde” di Corso 3 Novembre chiude. «Quattro anni fa è morto mio marito – racconta Adriana Sighele – e sono rimasta sola. Avevamo finito da pochi mesi la casa a Barco di Levico e la distanza comincia a pesarmi. Non ho figli e quindi devo pensare agli aspetti burocratici come a tutto il resto. È molto pesante e quando ho ricevuto l’offerta di un professionista pugliese di rilevare l’attività, sono stata d’accordo».

14 anni in galleria ed altrettanti in Corso 3 Novembre, perché ha deciso di aprire un’erboristeria?

Sono laureata in Scienze biologiche proprio per la mia grande passione per il bio. Mi affascina l’aspetto curativo delle erbe ed è per questo che ho aperto.

Che tipo di clientela si è fatta in questi anni?

Diciamo che il negozio è invecchiato con la gente del quartiere. Sono tante le persone che si fermano a fare due chiacchiere, gli anziani che fanno tappa per andare a casa rincuorati. Diciamo clienti di tutte generazioni, tranne le mamme con i bambini.

Il disturbo più frequente?

L’ansia: non ha idea di quante persone anziane abbiano paura di uscire di casa. C’è chi teme di essere scippata o di trovare i ladri in casa quando tornano. Qualcuno lo devo convincere anche telefonicamente a scendere in strada.

Nel rapporto con i clienti cosa l’ha colpita di più?

Il senso di protezione che hanno nei miei confronti da quando sono rimasta sola. Se la saracinesca non è chiusa del tutto mi telefonano per sapere se ci sono e poco dopo qualcuno arriva a bussare. Se sono in ritardo mi telefonano per sincerarsi che non ci siano dei problemi.

L’erboristeria è tradizionale o ci sono dei prodotti nuovi?

Si pensa che l’erboristeria sia un mondo fermo ed invece è in continua evoluzione e da parte nostra è indispensabile un continuo aggiornamento. Poi ci sono erbe nuove, sia nostrane che provenienti da altri paesi come il goji o l’asay commercializzate in tempi recenti.

L’articolo più originale che ha in negozio?

Penso lo possano essere le lampade ad olio aromatizzato con lo stoppino come usava una volta. Ci sono le ricariche e oltre ad avere un oggetto utile che fa anche arredamento, si possono cambiare periodicamente gli aromi”.

Il 15 agosto chiude e poi?

Un po di meritato riposo e poi vedrò.













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