Sparò dall’auto, indagini in Veneto 

La Procura di Belluno sospetta che Mattei abbia colpito anche nell’Agordino



TRENTO. Marco Mattei, il 49enne arrestato dai carabinieri per avere esploso due colpi di pistola dal finestrino della sua auto fra Vigolo Vattaro e Calceranica, due settimane fa, potrebbe avere colpito anche nell’Agordino.

Un’ogiva su cinque: solo un pezzo di pallottola calibro 9, trovata conficcata nelle poltrone posteriore della Fiat Idea dai carabinieri può essere utile al Ris di Parma, per cercare di capire chi possa essere andato in giro per la regionale 203 Agordina a sparare contro la macchina dell’escursionista mestrino Gabriele Balestra, parcheggiata in località Candaten e il muro di una casa della frazione bellunese di Orzes. Le altre sono in condizioni compromesse e non possono dare alcuna risposta. Era il 19 ottobre e le indagini sono in corso. Ma si attendono sviluppi anche dall’esame di una pistola dello stesso calibro, che a distanza di poche ore è stata sequestrata a Mattei. Un’arma di fabbricazione croata; oltre a questa l’indagato aveva a bordo un kalashnikov Ak-47 detenuto illegalmente e, durante la successiva perquisizione domiciliare, i militari gli avevano trovato dei coltelli e una balestra: tutto rimane sotto sequestro.

Il sostituto procuratore bellunese Simone Marcon ha già preso contatto con il collega trentino Davide Ognibene, chiedendo di poter avere questo pezzo dell’arsenale, in maniera da eseguire un test, che non lascerebbe alcun dubbio sul colpevole di accensioni ed esplosioni pericolose, porto abusivo di arma od oggetto atto a offendere e danneggiamento aggravato. Le tracce del passaggio della cartuccia nella canna sono inconfondibili e diversi, a seconda del modello. A Belluno, il fascicolo è stato aperto contro ignoti, ma potrebbe esserci presto un iscritto, se dovesse arrivare la risposta che Marcon si attende. Le province sono limitrofe e, per arrivare in Agordino dal Trentino e viceversa, non mancano le vie: dal passo San Pellegrino al Cereda. Nel frattempo, non risulta che ci siano stati altri spari. Quanto al movente, non sembra essercene uno. I colpi sarebbero stati esplosi a casaccio, senza un obiettivo particolare. Mattei è ancora detenuto nel carcere di Trento, ma di lui sono interessati anche a Belluno.(g.s.)















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