Sono partite le ruspe alla Pezzoli / VIDEO

Iniziato l'abbattimento dell'ex caserma diventata rifugio dei disperati



TRENTO. Le ruspe si muovono anche sotto l'acqua. In poco tempo hanno polverizzato già alcune palazzine delle ex caserme Pezzoli, in via Mas al Desert. I denti delle pale gommate hanno morso quelle vecchie mura che si sono sbriciolate facilmente. Una dopo l'altra crollano le vecchie costruzioni che danno rifugio a un centinaio di disperati ucraini, romeni e nigeriani. Gli abbattimenti, coordinati dalla speciale squadra costituita dalla Questura, dovrebbero terminare dopo l'inverno. In questi giorni è stata fatta piazza pulita delle costruzioni più pericolose.

Le ruspe hanno abbattuto le palazzine che già rischiavano di cadere in pezzi e che rappresentavano un pericolo anche per chi ha scelto quelle catapecchie come casa. In tutto, alle Pezzoli ci abitano un centinaio di persone. Sono divisi per nazionalità. Una palazzina per gli ucraini, un'altra per i romeni e un'altra ancora per i nigeriani. Con l'arrivo del freddo, la popolazione è addirittura aumentata. Con il gelo, è sempre meglio avere un tetto sopra la testa. Gli agenti che tengono costantemente monitorata la situazione si aspettano che per Natale la popolazione diminuisca, visto che molti romeni e ucraini torneranno a casa. Però si tratterà di una situazione transitoria.

La speranza è quella di trovare una soluzione per questi disperati prima della fine dell'inverno. Se, però, non si dovesse trovare un posto dove ospitarli in condizioni migliori, saranno conservate alcune palazzine della caserma Pezzoli. Gli ultimi edifici, però, saranno abbattuti in primavera, quando la temperatura sarà meno gelida e i disperati potranno trovare un altro rifugio. Gli edifici, comunque, saranno abbattuti totalmente perché anche al posto delle Pezzoli sorgerà il nuovo ospedale. Si cerca, però, di non distruggere tutto in contemporanea per evitare che decine di immigrati si trovino senza un tetto sulla testa proprio nel cuore dell'inverno. Senza contare che, al centro della caserma, c'è anche un edificio ancora sotto sequestro. Si tratta di un edificio pericolante che non può essere abbattuto proprio perché sotto sequestro e adesso si cerca di togliere i sigilli per poterlo abbattere.













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