Soffitte fantasma, nuove deroghe

La proposta: possono diventare abitazioni se i cantieri sono stati aperti prima del 25 febbraio scorso


di Roberto Gerola


PERGINE. Le soffitte fantasma nuovamente in campo. In sostanza con una “osservazione” di modifica alla “variante 1/2014” (quella relativa alle nuove norme che tra l’altro regolano appunto le “soffitte”) torna a essere possibile (se approvata) la realizzazione di un piano in più abitabile nei nuovi edifici e senza pagare oneri di urbanizzazione, edifici per i quali siano iniziati i lavori prima del 25 febbraio scorso (data della prima adozione della variante). Si tratta di una “osservazione” elaborata e presentata nei confronti della “variante”, dagli uffici tecnici comunali (settore edilizia) la cui direzione aveva elaborato la variante in questione, nella quale viene ripristinata la definizione di edificio esistente. Si dà la possibilità di richiedere una variante al progetto “concessionato” per trasformare le soffitte in appartamenti in deroga ai parametri urbanistici della zona e senza il versamento di alcun onere di urbanizzazione come previsto dalla variante in corso di approvazione. La motivazione adottata dai tecnici comunali si basa su «una maggiore uniformità ed equità di trattamento» e «per evitare imparzialità dovute ad una possibile discrasia temporale». Il suggerimento fa riferimento a cantieri edili aperti.

Il documento va ad aggiungersi a quella elaborata e presentata dai coordinatori di Pd, Patt e Upt e che comprende i sette punti di contestazione della variante, scaturiti dalle considerazioni emerse in sede consiliare e in un pubblica assemblea.

Ma c’è anche una terza “osservazione”, per altro presentata fuori tempo massimo da parte dei “Liberi professionisti” (presidente Aldo Luchi) con la quale si chiede di dare la possibilità nel momento della sopraelevazione di modificare il tetto. Naturalmente, la sopraelevazione (fino a 2,20 metri) deve essere permessa dal punto di vista normativo e permettere la modifica del tetto per migliorare la configurazione architettonica dell’edificio per un suo più coerente inserimento nel contesto ambientale - edificato esistente.













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