«Siamo qui tutti assieme per dare un segnale forte» 

Volti e idee. Dai bambini delle materne alle persone anziane, la grande sfilata: «Se passa il messaggio che si possono cambiare le cose dal basso, allora possiamo farcela»


LORENZO DI DOMENICO


trento. Partita da una ragazza svedese, l'onda verde contro il cambiamento climatico ha travolto tutto il mondo, Italia inclusa, arrivando con forza anche a Trento coinvolgendo più di 5 mila persone, dai bambini dell'asilo fino ai “meno giovani”. Una richiesta urlata a gran voce, per proteggere il futuro di tutti, a partire dai bambini della “Scuola nel bosco” di Canalescuola, come spiega durante la manifestazione la loro maestra: «Abbiamo raccontato loro la storia di Greta e sono stati i bambini stessi a chiederci di poter partecipare alla manifestazione». Una voglia di cambiamento che, quindi, anche qui parte proprio dai più giovani, come successo con le tre classi della scuola elementare di Cognola dell'Istituto Comenius che, accompagnati da genitori e insegnanti, sono partiti a piedi dal sobborgo dell'Argentario alle 8 per raggiungere l'ammassamento del corteo in Via Verdi, raccogliendo anche l'immondizia trovata per strada durante il tragitto. «Parliamo molto di questi temi in classe e organizziamo iniziative a riguardo -racconta Ninni, una delle insegnanti- abbiamo anche parlato tantissimo di Greta e ci siamo chiesti cosa potessimo fare anche noi».

In costume per protesta

Tra la folla che ha invaso le strade del capoluogo ieri erano gli studenti ad essere i più numerosi, pronti a far sentire la loro voce esprimendosi con slogan e cartelli, così come con costumi dal grande valore simbolico. «Ho deciso di vestirmi così perché dalle fabbriche vengono le principali emissioni di gas serra –sottolinea Martino, membro dell'Agenzia di stampa giovanile- i nostri vestiti vengono prodotti proprio da queste fabbriche e l'ho voluto scrivere chiaramente sui quattro lati del mio costume, è una realtà innegabile».

«Sono qui anche per conto delle mie api, che sono le prime a soffrire dei cambiamenti climatici –spiega invece Giuseppe, nei suoi abiti da apicoltore- questo è uno sciopero che serve a dare un segnale all'alto dal basso, dimostra una grande coscienza collettiva. Magari non risolverà le cose, ma è un segnale forte che ci voleva».

Non solo giovani

A partecipare non erano sono i più giovani, però, come spiegano Luciano, Emma, Maria Serena, Anita e Velia: «Siamo qui per essere solidali, perché vogliamo un presente ed un futuro migliore». «Sono a Trento dagli anni '80 e non credo di aver mai visto una manifestazione così grande -ricorda invece Antonio- dal punto di vista generazionale è quella che sicuramente più mi appassiona. Se i bambini crescono con la convinzione che le cose si possano cambiare dal basso allora le cose potranno cambiare veramente».













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