Sfida a cinque per il sindaco di Trento

In campo Andreatta, Cia, Negroni, Romano e Primon. Cinque stelle, prima volta per Palazzo Thun: 32 candidati


di Chiara Bert


TRENTO. Sarà una sfida a cinque per la poltrona di sindaco di Trento: a sfidare il primo cittadino uscente Alessandro Andreatta, sostenuto dal centrosinistra autonomista (Pd, Patt, Cantiere Civico Democratico, Verdi), saranno il candidato del centrodestra Claudio Cia con cinque liste (Civica Trentina, Lega Nord, Forza Italia, Progetto Trentino, Fratelli d’Italia), Paolo Negroni per il Movimento 5 Stelle, Antonia Romano per L’Altra Trento a sinistra e Paolo Primon per Popoli liberi. Fuori dai giochi Franco Bruno, leader del movimento La Catena, che aveva presentato il simbolo in Provincia ma non ha raccolto abbastanza firme. Ieri alla Segreteria generale del Comune terza giornata per il deposito delle liste. A quelle già presentate si sono aggiunti Lega e M5S. All’appello mancano Pt e Fd’I.

Per i Cinque Stelle è la prima volta alla prova delle comunali a Trento. Un candidato sindaco, Paolo Negroni, 42 anni, tipografo milanese a Trento dal 2002, l’unico tra i candidati sindaco scelti con le primarie dalla base degli iscritti al movimento. Una lista di 32 candidati, otto in meno dei 40 posti disponibili: «Tante persone partecipano e ci sostengono, ma al momento di candidarsi serve coraggio, per il lavoro e anche per motivi familiari», spiega Negroni. Già finita l’onda lunga a 5 Stelle che prometteva di invadere il Palazzo? «No, due anni fa siamo entrati in Provincia con 35 nomi, adesso li abbiamo moltiplicati per sette Comuni dove ci presentiamo con le nostre liste. A Trento siamo 32 ma abbiamo giovani studenti, pensionati, sono rappresentate tutte le categorie e le classi sociali. Un gruppo molto affiatato», risponde il candidato sindaco. Qualcuno dei candidati viene da fuori città, «ma tutti lavorano a Trento quindi la conoscono molto bene», rassicura Negroni. I primi nomi in lista sono di trentenni: in cima Marianna Demattè (classe ’83), 147 preferenze alle provinciali del 2013, poi Andrea Fogato (’84), Andrea Demattè (’85) e Francesca Guerra (’81). Tra i nomi noti David Conotter, già candidato alle primarie per il candidato sindaco, nato in Australia da genitori trentini, Mario D’Alterio, già candidato sindaco a Pergine, Nicola Gottardi, anche lui perginese e tra i militanti di lungo corso del movimento.

Per Negroni l’obiettivo da confermare è quello delle ultime provinciali, quel 6% sfiorato in Trentino che in città era un 7% e che significherebbe portare a Palazzo Thun due o tre consiglieri. Nel movimento c’è anche chi sogna più in grande e ricorda il 15% delle Europee 2013, ma lì il voto era sicuramente più politico. «Il nostro è un voto di opinione, avremo sicuramente meno preferenze di altri partiti - ragiona il candidato sindaco - ma puntiamo convinti sui valori del movimento, che sono innanzitutto la trasparenza e la partecipazione». «Noi siamo la vera alternativa, Andreatta e Cia sono due facce della stessa medaglia», è l’accusa di Negroni». «Vedo un centrosinistra stagnante, che non ha nemmeno fatto le primarie. Comunque, che venga riconfermato Andreatta o vinca Cia, che pure è persona gentile, non riesco a vedere dove starebbe la discontinuità».

Questa la lista completa dei Cinque Stelle: Marianna Demattè, Andrea Fogato, Francesca Guerra, Livio Merler, Mario D’Alterio, Alessandro Paoletto, Sonia Lievore, Aldo Saiani, Diego Tomasi, Renata Righi, Paolo Malpaga, Vincenzo Venice, Andrea Maschio, Carlo Polisini, Mauro Direno, Paolo Trentini, Alessandro Nardelli, Franco Zadra, Tommaso Cramerotti, Roberto Campopiano, Tiziano Tonon, Lorenzo Leoni, David Conotter, Rosa Alba Fiorellini, Cristiano Weber, Nicole Schubert, Andrea Zanetti, Riccardo Pro, Raffaella Cavicchi, Nicola Gottardi, Marco Santini.

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