Sette candidati per 2 posti al servizio civile del Mart

L’esperienza di Davide: «Per due mesi ho sistemato l’archivio di Carlo Belli, da ottobre mi sto concentrando nell’area didattica con i progetti per i bambini»


di Nicola Filippi


ROVERETO. Si chiama “Dentro e fuori dal Mart: museo e pubblico diffuso”. Ed è il progetto di servizio civile che è possibile trascorrere all’interno del museo di arte moderna e contemporanea di corso Bettini. Con due modalità: un anno e due mesi, «per esserci». «L’obiettivo principale è quello di dare la possibilità a due volontari di fare un’esperienza di crescita personale e professionale a contatto con nuove e differenti occasioni di apprendimento in grado di stimolare interesse e curiosità, con occasioni di conoscenza e riflessione sulle forme, i linguaggi e la storia dell’arte, con possibilità di confronto con i volontari del servizio civile già coinvolti», spiegano dal Mart. Ieri matina, nella sezione didatticadel museo, è stata chiusa la selezione per i due mesi: in sette hanno inviato il proprio curriculum. Ma solo due saranno i fortunati che potranno partecipare per 60 giorni all’attività del Mart.

«E’ un’esperienza incredibile», ci racconta Davide Filippi. Studente dell’Istituto d’arte Depero, Davide due anni fa è stato selezionato per il servizio civile di due mesi, «quella volta l’avevo fatto in mancanza d’altro, ma è stata comunque una esperienza interessante lavorare all’interno dell’archivio». Lo scorso autunno il nostro ha inviato il proprio nominativo al bando per effettuare un anno di servizio civile. E da ottobre, lavora all’interno dell’area didattica del Mart. «E’ stata una scelta mirata - ammette - e devo dire che dopo sei mesi di servizio civile, nell’area didattica, le soddisfazioni sono tante. Soprattutto ho avuto modo di collaborare con tantissime persone e, a livello teorico, imparare molto». La sezione didattica del Mart «è un mondo affascinante - racconta ancora Davide - prestare servizio civile al Mart lo consiglio ai miei coetanei. Ti aiuta nella formazione, ti dà un sacco di stimoli e ogni giorno ti mette alla prova».

Il servizio civile breve, quello di due mesi, è «una modalità unica e innovativa a livello nazionale», spiegano dal Mart. E Davide ha iniziato proprio così la sua missione civile. «Quando ho lavorato nell’archivio ho sistemato e catalogato tutto l’arrchivio del critico roveretano Carlo Belli, che era stato acquistato da poco dal Mart -racconta ancora - ora invece mi sto concentrando sull’area scuola, sulle attività per i ragazzi, dall’asilo agli istituti superiori. Sui progetti speciali per disabili o anziani. E area pubblico, durante gli eventi e le mostre. Io conduco laboratori didattici e assieme ai responsabili dell’area sto progettando le attività del prossimo anno. Mi affascina molto di più, perché c’è un continuo stimolo, di idee e di confronto».

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