Scuola, è finita Ma non per tutti

Ieri ultimo giorno, poi tutti a fare festa nei parchi e al lago Da mercoledì 18 l’esame di maturità per 3800 studenti


di Emanuele Del Rosso e Katja Casagranda


TRENTO. È finita. Come avviene per Natale e Pasqua, puntuale come ogni anno è arrivato l’ultimo giorno di scuola per gli studenti trentini. Ed è stata festa grande, nei parchi della città. Tutti in vacanza, anzi non per tutti. Per migliaia di ragazzi è tempo di esami. Torneranno sui banchi 5760 studenti di terza media. Ma l’esame della vita sarà quello di maturità per circa 3800 studenti di quinta superiore: appuntamento con la prima prova scritta (d’italiano) mercoledì 18 giugno, il 19 il secondo scritto e il 23 il cosiddetto quizzone. L’anno scorso gli scrutini si conclusero con l’ammissione all’esame di stato del 95% degli studenti.

La maturità 2014 potrebbe essere l’ultima con le attuali regole, ma le nuove sono ancora avvolte nella nebbia fitta. I rumors dicono che dovrebbero sparire le prove scritte differenziate in base agli oltre 400 indirizzi sperimentali che smetteranno di essere tali. Inoltre il ministero dovrà chiarire come avverrà la certificazione delle competenze, che per legge le scuole dovranno attuare per le classi quinte superiori così come già avviene per le seconde.

Intanto ieri, come si diceva, è stata giornata di grande festa.Al parco S.Chiara gli studenti si godono il sole di giugno, ballano musica elettronica sotto palchi improvvisati, si lanciano gavettoni. Smettono di pensare a compiti in classe e materie da recuperare a settembre, concedendosi la giusta dose di relax. Insomma, entrano da un giorno all’altro nel mood “vacanza”. Ce ne è per tutti i gusti, tra i viali del parco. Una goliardia che, a momenti, ha dell’universitario, con lanci di uova, sacchi di farina e tutto il resto. All’entrata, per esempio, c’è un capannello di studenti delle medie tutti agghindati come a carnevale, con parrucche da clown e accappatoi, infradiciati da capo a piedi. Non è ancora finita per questi alunni di Garbari e Bresadola: «Esami in vista». Ma è evidente che per oggi importa poco.

Poco più in là, all’ombra di frondosi alberi, Karin, Alessandro e Alessandra, scelgono l’opzione siesta. I tre frequentano l’Istituto d’Arte Vittoria, in quarta i primi due, con alle spalle un anno fatto di alti e bassi e qualche debito da recuperare a settembre. Alessandra invece è in quinta, perciò tra pochi giorni inizierà le prove di maturità. Non sembra preoccupata: «Sappiamo che non avremo chimica e geometria, per il resto vedremo». Per il dopo superiori le idee non sono ancora chiare: «Cercherò di trovare un lavoro per un po’, per avere un periodo di calma. Poi sceglierò cosa voglio fare, perché ancora non ne ho idea». Eh sì, perché alle feste di fine scuola ancora siamo nel “reame delle possibilità”, ma il futuro incombe. La scelta dell’università va fatta in pochi mesi, durante l’estate – addirittura per alcuni atenei, come medicina, il test d’ingresso è già durante l’anno scolastico – e il lavoro non è una strada sicura come lo sembrava qualche anno fa. Questa consapevolezza si sente soprattutto nelle parole di tutti quelli giunti al bivio tra un livello di istruzione e un altro, per cui la festa è solo un giorno di pausa prima di sedersi davanti alle prove spedite dal Ministero. Come Alessandra, anche Gianluca, studente del Geometri al quinto anno, si sente in libertà condizionata: «Non è per niente finita, anzi la parte dura arriva adesso». Interrogato riguardo i piani per il prossimo futuro, sembra avere le idee abbastanza chiare: mi parla di Brescia e della Laba, una accademia di design alla quale ha intenzione di diplomarsi. Anche lui però, come le sue e amiche Luisa e Lauana, che invece sono al quarto anno, si dà ancora qualche giorno: «Ora voglio solo riposarmi un poco». Per preoccuparsi c’è tempo.

Voglia d’estate anche al Lido di San Cristoforo per “Sbam! Beach Music Festival”, il sole c’era, il caldo pure e con quel mix vincente fra tornei di volley, calcio saponato e musica live, compreso una non stop dj set, non è mancato un continuo via vai di ragazzi per festeggiare l’ultimo giorno di scuola: 500 biglietti in prevendita, altri 500 circa dell’ultimo minuto han fatto si che nel via vai al Molo 11 la parola d’ordine fosse quella dell’irrinunciabile appuntamento per i giovani trentini. Se il clou della festa è stato il ritrovo dalle 19 in poi con schiuma party, pastasciutta e tanta musica, il titolare di Molo 11 Gianluca Billy Valduga assicura che “una lunga esperienza ci porta a fare molta attenzione a che il divertimento sia sano per tutti vigilando sulle regole».

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