Scoperti 121 evasori totali in cinque mesi

L’attività investigativa della Guardia di finanza in materia fiscale: scoperti anche 165 lavoratori completamente in nero in Trentino Alto Adige



Ecco il bilancio delle attività poste in essere dalle “Fiamme Gialle” del Trentino-Alto Adige in questa prima parte dell’anno per quel che riguarda l’evasione fiscale (dati resi noti dalla Guardia di Finanza in occasione dell’odierna festa per l’anniversario di Fondazione del Corpo).

Nei primi cinque mesi del 2013, è proseguita, senza soluzione di continuità e con un approccio “trasversale”, tipico della polizia investigativa, l’azione di contrasto ai fenomeni evasivi più gravi, complessi ed insidiosi, specie quelli a carattere internazionale.

In particolare:

- sono stati denunciati 77 responsabili di frodi e reati fiscali, per aver utilizzato o emesso fatture false (9 violazioni), per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi (7 violazioni), per averla presentata in modo fraudolento o infedele (16 casi), per aver distrutto/occultato la contabilità (8 casi);

- sul fronte dell’evasione fiscale internazionale, i ricavi non dichiarati ed i costi indeducibili scoperti ammontano ad oltre 126 milioni di euro. A finire sotto la lente del Corpo sono stati, principalmente, i trasferimenti “di comodo” delle residenze di persone e società (c.d. esterovestizione), le stabili organizzazioni non dichiarate in Italia di società estere e le operazioni di “transfer pricing”;

- sono stati scoperti 121 evasori totali e 12 evasori paratotali, che hanno occultato redditi al fisco per circa 182 milioni di euro nelle più importanti categorie economiche: costruzioni, attività finanziarie ed assicurative, commercio e riparazione auto e beni casa, alberghi e ristoranti, attività manifatturiera ed attività immobiliare;

- sono stati individuati 165 lavoratori completamente “in nero” e 76 lavoratori irregolari;

- è risultato irregolare circa il 23% dei 3.600 controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali.

Sono stati sequestrati “per equivalente”, inoltre, beni mobili, immobili, valuta e conti correnti per quasi 4 milioni di euro ai responsabili di reati tributari.













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