le ricerche

Scomparso a Mezzomonte ore di ricerche nei boschi

L’uomo, un milanese, è sparito di casa il 22 luglio. Ieri il ritrovamento dell’auto parcheggiata nel bosco. La zona è stata battuta da pompieri e soccorso alpino



FOLGARIA. Si chiama Dario Silvestrin, ha 38 anni ed è un imprenditore di Lissone, nell’hinterland milanese. Venerdì mattina alle 9 è uscito dalla ditta, un’impresa del sttore dei mobili, per un impegno di lavoro. Al fratello Paolo aveva detto che si sarebbe assentato per un breve periodo. Invece non è più tornato. La cugina Laura, dopo averlo cercato a lungo, si è decisa a denunciare la sua scomparsa ai carabinieri di Desio, che hanno iniziato a cercarlo, mentre i familiari hanno lanciato un appello con manifesti e i social network. Silvestrin si era allontanato al volante della sua auto, una Peugeot 206 metallizzata, che è stata ritrovata ieri parcheggiata nei pressi di Mezzomonte. L’imprenditore aveva con sé il cellulare, un notebook, un navigatore satellitare e la valigetta che portava sempre quando aveva un lavoro da sbrigare. Al telefono però non ha mai risposto.

L’auto, trovata su una strada sterrata a circa 200 metri dalla strada asfaltata che da Mezzomonte arriva ai Peneri, era chiusa a chiave. È stata forzata e ispezionata dai carabinieri, che però all’interno non hanno trovato nulla, né il cellulare, né il navigatore né la valigetta.

Subito dopo il rinvenimento della Peugeot, è scattato l’allarme che ha coinvolto una sessantina di persone tra pompieri volontari di Folgaria, carabinieri, Soccorso alpino di Rovereto, Ala e Folgaria e le unità cinofile della Scuola nazionale cani da ricerca e del Soccorso alpino.

Le ricerche sono partite dal luogo del ritrovamento dell’auto e si sono avvalse del supporto dell’elicottero di Trentino emergenza, che ha controllato tutta la parete rocciosa per verificare che l’uomo non vi si fosse avventurato rimanendo bloccato. Il risultato è stato negativo, così gli uomini del Soccorso alpino hanno perlustrato la zona ai piedi della parete rocciosa mentre il gruppo forre si è preparato per ispezionale oggi le pozze del Rio Cavallo e bonfiicare la zona in maniera tale da non doverla più battere. Per agevolare le ricerche, spintesi fino a un chilometro di raggio dalla strada su cui stata trovata la macchina di Silvestrin, è stata utilizzata la tecnologia Gps, segnando le aree già battute e bonificate.

Al tramonto i ricercatori si sono confrontati su come procedere nelle operazioni, che sono proseguite senza esito fino a sera.

Rimane un fitto mistero su cosa ci facesse Silvestrin, contitolare assieme al fratello Paolo di un negozio di mobili, sparito venerdì scorso da Lissone, poco a valle di Folgaria. Le ipotesi sono molte e delle più fantasiose, ma aggiungono solo elementi di difficile spiegazione al fatto che già di per sé appare oscuro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano