la protesta

Sciopero generale, in mille al corteo di Trento

Cgil e Uil in piazza contro il governo. Imbrattata dagli antagonisti la sede del Pd



TRENTO. Un migliaio di persone questa mattina hanno sfilato per le vie del centro di Trento per la protesta organizzata da Cgil e Uil contro il Jobs Act e la manovra economica adottata dal governo Renzi. Tre i motivi della protesta, ha detto il segretario provinciale della Cgil Paolo Burli: i licenziamenti «illegittimi» dovuti al Jobs Act, l'uso di telecamere sui luoghi di lavoro e il demansionamento dei lavoratori.

Sciopero generale, in mille al corteo di Trento

Cgil e Uil in piazza contro il governo. Imbrattata dagli antagonisti la sede del Pd (foto Panato) LEGGI L'ARTICOLO

Il segretario provinciale della Uil Walter Alotti ha chiesto soprattutto politiche del lavoro diverse e che si tenga conto anche dei pensionati, estendendo anche a loro il bonus di 80 euro. Presente, a titolo personale, anche il presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dorigatti. «Se non si non riparte dal diritto al lavoro non riparte l'economia», ha detto Dorigatti lamentando la mancanza in piazza della Cisl.

Partiti da via Verdi i manifestanti hanno percorso le vie del centro fino al Commissariato del governo dove si è tenuto un comizio. Fra i manifestanti, oltre ai metalmeccanici, insegnanti e impiegati della scuola e bibliotecari.

A sfilare in centro c'era pure un secondo corteo, organizzato dagli antagonisti: sono stati sparati dei fumogeni ed è stata imbrattata la sede del Pd.













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