la protesta

Sciopero delle tasse contro i vitalizi

I pensionati della Cisl della Vallagarina contestano le cifre dei consiglieri regionali: non pagheranno più Tares e canone Rai


di Paolo Trentini


ROVERETO. Sciopero delle tasse per protestare contro i vitalizi. Lo propongono i pensionati della Cisl per dare un forte segnale contro le pensioni e i compensi dorate percepiti dai consiglieri regionali. Gli ultimi interventi non sono stati sufficienti a placare gli animi dei pensionati i quali hanno annunciato il singolare sciopero attraverso un comunicato. I principi alla base della decisione di non pagare più Tares e canone Rai sono due: se l'amministrazione regionale concede così tanti soldi ai propri membri allora non ha bisogno delle tasse e, allo stesso tempo, se utilizza il denaro dei cittadini a proprio vantaggio per i servizi allora il pagamento delle tasse non è più giustificato.

«La politica non è una professione - tuonano i pensionati - ma se il mandato elettivo determina un disagio questo deve sì compensato, ma con limiti ben precisi sui parametri delle persone che lavorano in altri campi. Stessa cosa vale per le pensioni che devono maturare senza gestioni speciali, o comunque alle medesime condizioni della generalità dei lavoratori per il solo periodo di attività politica e senza alcun beneficio aggiuntivo. Pure la attualizzazione della pensione non può e non deve essere praticata in quanto conseguenza di una decisione presa a loro favore dagli stessi consiglieri e poi divenuta legge. In questo senso tutte le distribuzioni di denaro pubblico fatte vanno cancellate e restituite».

Inoltre «deve essere tolta la facoltà di autodeterminare gli stipendi a chi ha facoltà legislativa. Purtroppo, però, sappiamo benissimo che i consiglieri non voteranno mai un provvedimento che vada a loro svantaggio e quindi proponiamo uno sciopero che consiste nel non pagare le prossime rate della Tares e del Canone Rai fin quando non saranno restituite le somme indebite e regolati gli emolumenti a venire. Un'amministrazione che può permettersi di offrire certi regali ai propri membri non ha alcun bisogno delle tasse per sostenere le spese pubbliche».

In pochi giorni la proposta ha già riscontrato qualche centinaio di adesioni. Per vederne gli effetti e capirne la reale portata bisognerà attendere il momento della compilazione del modello 740, ma la Fnp Cisl non si ferma certo qua: «Il concetto è semplice - spiega il presidente Leonardo Franchini - lo Stato fa un patto con i cittadini restituendo i soldi delle tasse in servizi. Se però questo denaro viene usato per creare ricchezza ai propri membri allora questo patto automaticamente salta. Abbiamo raccolto già numerosi apprezzamenti ma il periodo dedicato alle vacanze non ci ha aiutato. Insisteremo su questa linea, ma tra un paio di settimane ci ritroveremo assieme per decidere le modalità e le prossime strategie».

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