Schützen sull’attenti nel nome della Pace

Si è svolta Bondo, alla presenza del senatore Panizza, la cerimonia di commemorazione al cimitero austro-ungarico


di Walter Facchinelli


BONDO. Oltre duecento cappelli piumati, appartenenti a molte Schützen Kompanie del Trentino, a Keiserschützen del Tirolo e rappresentanti della Croce Nera dell’Austria, hanno partecipato alla cerimonia di commemorazione dei Caduti di tutte le guerre, che si è tenuta ieri al cimitero austro-ungarico di Bondo. La manifestazione è stata organizzata dalle Compagnie Schützen Rendena e Roncone, capitanate da Silvano Capella e Baldassare Bazzoli, affiancati dal senatore Franco Panizza e dai sindaci di Bondo Giuseppe Bonenti e Fiavé Nicoletta Aloisi.

La sfilata ha portato nella parrocchiale di Bondo molti cappelli piumati, dove il parroco don Celestino Riz ha officiato la cerimonia religiosa e benedetto la corona commemorativa. Silvano Capella, cerimoniere della manifestazione nel portare il saluto ha affermato «oggi ricordiamo le persone provenienti da Paesi vicini e lontani che hanno combattuto e sono morte per un ideale e per difendere i confini della Patria. Oggi assistiamo a guerre che portano migranti e povera gente sulle nostre coste, queste persone vivono le stesse tragedie che hanno vissuto i nostri antenati, evacuati tanti paesi o deportati a Katzenau, che quando sono ritornati hanno trovati devastazione e rovine». Don Celestino ringraziando Silvano Capella ha affermato «facciamo bene a ricordare i Caduti qui sepolti e quanto è accaduto 100 anni fa, perché siano un monito per costruire un mondo migliore, dove solidarietà e fraternità possano fondare un’umanità nuova».

La “Böhmische Judicarien” ha interpretato i brani musicali della cerimonia religiosa e di quella civile che ha avuto inizio con la breve sfilata sul colle-monumentale di Bondo. Qui la commemorazione dei 697 soldati sepolti si è allargata agli oltre 60.000 partiti per il fronte e agli 11.400 che sono morti. Il senatore Franco Panizza nel suo saluto ha unito la «necessità di far conoscere ai giovani questi eventi tragici e dolorosi» alla «consapevolezza della responsabilità verso le Comunità e l’autonomia». Ai piedi della grande stele con la scritta “Das Vaterland seinen Helden” (La patria ai suoi eroi), è stata deposta la corona commemorativa. Lo sparo a salva coi fucili storici delle Compagnie Rendena e Roncone ha chiuso una manifestazione molto partecipata, sentita e significativa, celebrata nel ricordo e nella pace.

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