San Martino, arriva nel quartiere il primo edicolante-calzolaio 

Gabriele Sannicolò raddoppia e rileva la bottega di Emilio Viola: «Vendo giornali e riparo scarpe: me lo chiedono i clienti» 



TRENTO. . Il merito di Gabriele Sannicolò non è stato solo quello di salvare un’attività artigianale storica di San Martino, ma anche quello di mantenerla in vita. Sannicolò che dal 2007 gestisce l’edicola del quartiere che sette anni fa si è trasferita in Piazza Raffaello Sanzio, è una di quelle persone che ama ascoltare la gente. Così quando Emilio Viola ha deciso che era arrivato il momento della pensione ed ha chiuso il negozio di calzolaio, in edicola sono cominciate ad arrivare le lamentele di chi per una riparazione doveva andare fino in centro: “Ho capito che tra le abitudini del quartiere c’era quella di servirsi di un calzolaio tradizionale e non di un tacco svelto e ho deciso di provare. Ho chiesto a Emilio se era disponibile a insegnarmi e così ho cominciato ad andare a lezione”.

Il merito di Gabriele Sannicolò è stato quello di voler imparare l’arte artigianale del calzolaio, entrare nei meandri della burocrazia ed alla fine c’è riuscito: ad inizio estate aveva tutte le carte in regola per cominciare l’attività, ma ha aspettato l’inizio della scuola. Non solo, ma avendo un ampio spazio sotterraneo utilizzato come magazzino, ha prelevato in toto il contenuto della calzoleria: “L’arredamento avrà sicuramente un centinaio di anni, l’attrezzatura può essere più recente, ma se consideriamo che Emilio Viola ha lavorato per cinquant’anni, dopo aver rilevato l’attività precedente, non è certo moderna nemmeno quella”. Considerando poi che la tabaccheria occupa il locale che è stato il “ Bar degli Artisti”, si può proprio dire che all’edicola 51 si respira un pezzo della storia della città.

Ma come fa ad abbinare le due attività? “È il cliente che mi porta le scarpe che riparo nel locale interrato o durante la mattina quando in negozio c’è anche una commessa, oppure a negozio chiuso. L’unico problema è che non c’è un accesso interno, ma per andare in magazzino devo chiudere il negozio e portarmi in Via Manzoni”. È nata così la prima edicola–calzoleria di Trento che incuriosisce anche perché è l’unica calzoleria tradizionale della città: “Dove mi rifornisco per i materiali mi hanno detto che una decina di anni fa a Trento c’erano 80 calzolai, oggi sono 8 e quasi tutti “tacco svelto”. La scelta è stata dettata dalla necessità di compensare una crisi del settore? “Di certo per tabacchi e giornali non sono tempi d’oro e sarà sempre più necessario utilizzare completamente le licenze che coprono settori merceologici vari. In realtà ho capito che il rione aveva un bisogno e mi è piaciuta l’idea di mettermi in discussione per soddisfarlo. La risposta c’è, fare il calzolaio mi piace e come si dice “ impara l’arte e mettila da parte” ed in futuro vedremo”. Gabriele Sannicolò ha fatto per anni il camionista, attività che ha lasciato per iniziare quella di edicolante. Nel suo negozio si possono trovare anche bibite fresche e anche il caffè. (d.p.)













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