Ruba il cellulare al viceparroco: rintracciato dai carabinieri

Il giovane, 22 anni senza fissa dimora, si era introdotto nel convento dei frati cappuccini di Santa Caterina. Rimasto solo, è entrato nell’ufficio di padre Luca Santato e ha preso il telefonino dalla scrivania


di Giuliano Lott


ROVERETO. Si è introdotto senza troppe difficoltà al convento dei frati cappuccini di Santa Caterina ed è riuscito ad arraffare il costoso telefonino del viceparroco. Ma il giovane è stato fermato poco dopo dai carabinieri, con l’apparecchio ancora in tasca ed è finito in manette alla casa circondariale di Spini di Gardolo.

Al convento aveva suonato il campanello attorno alle 10 di mercoledì, presentandosi come povero e bisognoso. I frati, che da qualche tempo adottano una modalità più cauta nell’accoglienza dei questuanti (non per altro, ma perchè oggi la città è dotata di molte strutture di accoglienza destinate ai bisognosi), gli hanno chiesto di attendere nell’atrio. Lui invece ha approfittato della circostanza per dare un’occhiata alle sale del convento ed è finito nell’ufficio del viceparrroco, padre Luca Santato, che in quel momento era assente. Sulla scrivania il giovane ha trovato però il cellulare di padre Luca e non trovando altro da rubare, lo ha messo in tasca ed è uscito. Il suo passaggio è stato però notato dal padre guardiano, che ha avvisato i carabinieri. I militari, preso nota dell’abbigliamento e della descrizione del giovane, si sono messi sulle sue tracce e nel giro di pochi minuti lo hanno trovato a metà strada tra via Vannetti e la stazione ferroviaria, a pochi passi dal convento di Santa Caterina. Lo hanno fermato e gli hanno chiesto di vuotare le tasche: dentro, c’era il Nokia N97 di padre Luca. Il giovane, un romeno di 22 anni senza fissa dimora, non aveva avuto nemmeno il tempo di utilizzarlo.

Data la quasi flagranza, il giovane è stato arrestato per furto aggravato e accompagnato in carcere a Spini di Gardolo. Il cellulare è stato intanto restituito al proprietario.













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