in tribunale

Ruba il bucato: nove mesi di carcere

Condannata una donna di 49 anni di Riva. Ha svuotato le lavatrici in una lavanderia self-service



RIVA. Andava a fare il bucato in una lavanderia self service della Busa e spesso tornava a casa con molta più roba di quella con cui era partita. Lavatrici magiche? Potenza della tecnologia? Niente affatto. Lo strano fenomeno ha una spiegazione molto più semplice: la donna protagonista della vicenda ricostruita ieri in tribunale a Rovereto rubava la biancheria presente nei cestelli delle altre lavatrici. Lo ha fatto diverse volte e alla fine è stata scoperta e denunciata.

Due i testi che ieri mattina hanno raccontato al giudice Corrado Pascucci quanto accaduto nella primavera del 2012. La prima, una donna, aveva portato a lavare lenzuola ricamate e una consistente quantità di altra biancheria. S’era assentata giusto il tempo del lavaggio, ma al suo ritorno aveva trovato la lavatrice desolatamente vuota. Stessa cosa per un giovane che, a causa di problemi familiari, aveva potuto tornare ritirare le cose lavate solo il mattino successivo. Anche lui, però, non aveva trovato più nulla. Analogo trattamento era stato riservato ad altri clienti della lavanderia, ieri non presenti in aula.

Tutti si erano rivolti al titolare dell’attività commerciale che, desolato, aveva visionato le immagini raccolte dalle telecamere di sicurezza interne. Lo aveva dovuto fare più di una volta e l’obbiettivo aveva immortalato sempre la stessa persona, intenta a svuotare le “lavatrici altrui”, che durante le lunghe operazioni di lavaggio venivano molto spesso lasciate incustodite. La donna, con precedenti specifici alle spalle, era in breve stata identificata e denunciata per furto. A casa sua, inoltre, nel corso di una successiva perquisizione compiuta dalle forze dell’ordine, era stato ritrovata una notevole quantità di materiale, anch’esso probabile provento di furto. Ieri l’udienza e la quarantanovenne, che non era presente in aula, è stata condannata a 9 mesi di reclusione e ad una multa di 300 euro, oltre al pagamento della spese processuali.













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