Rivendeva oro rubato arrestato giovane alense

I carabinieri di Thiene hanno portato in carcere Matteo Olivieri, 20 anni Il ragazzo è sospettato di far parte di una banda di ladri e ricettatori di gioielli



ALA. I carabinieri della compagnia di Thiene, nel Vicentino, hanno sgominato una banda di ladri e ricettatori di ori e gioielli, rubati all’interno di abitazioni dell’Alto Vicentino. Fra i quattro arrestati, tutti italiani e di etnica nomade, spicca anche il nome di Matteo Olivieri, 20 anni, residente ad Ala.

Le indagini dei carabinieri hanno preso avvio nel novembre 2012, grazie alla collaborazione dei proprietari di alcuni negozi di “compro oro”, di Thiene, a cui si erano rivolti gli indagati per rivendere la refurtiva trafugata nei vari furti messi a segno. Nel corso delle indagini, concentrate soprattutto in provincia di Vicenza, i carabinieri hanno scoperto anche due furti messi a segno a Caldogno e uno commesso a Thiene. I carabinieri hanno svolto una complessa e articolata attività investigativa per risalire agli autori dei furti. Hanno raccolto vari indizi negli appartamenti dei derubati, hanno ricostruito il percorso delle autovetture utilizzate dai malviventi per scappare dalla zona dei furti. A conclusione dell’attività investigativa, il giudice per le indagini preliminari di Vicenza, Stefano Furlani, su richiesta del sostituto procuratore Paolo Pecori, che ha coordinato le indagini, concordando con le risultanze emerse nei confronti dei quattro componenti della banda, ha emesso una ordinanza di custodia cautela in carcere, a carico dei soggetti, già indagati per delitti contro il patrimonio. Si tratta dell’alense Matteo Olivieri, Liuk e Rian Maier, residenti a Sarcedo, mentre per Persilla Maier, l’autorità giudiziaria ha emssso la misura cautelare alternativa, il divieto di dimora nel comune di Thiene, in quanto la 23enne, residente a Sarcedo, è già gravata da precedenti penali specifici (furti, rapine, ricettazione, associazione per delinquere). Liuk e Rian Maier, infine, lo s corso 21 aprile, erano stati arrestati in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, mentre Persilla Maier era stata denunciata a piede libero per diversi delitti contro il patrimonio, fra cui il furto avvenuto a Parcines (Bolzano) nell’abitazione della vedova della “medaglia d’oro al valor militare alla memoria” - appuntato dei carabinieri Candeloro Zamperini, deceduto in servizio il 12 giugno 1997, a Merano.

I tre nomadi sono stati accompagnati nel carcere di Vicenza, dove sono a disposizione delle autorità.(n.f.)

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