Riva del Garda: «Il tunnel anti-traffico? Un bluff»

Maganzini, presidente del comitato Monte Oro, spara sulla Giunta



RIVA. «Di fronte a certe affermazioni della politica non si sa se indignarsi fino alla collera o farsi una fragorosa risata». Alberto Maganzini, per anni combattivo presidente del Comitato Monte Oro, ha perso (e con lui centinaia di cittadini) la battaglia per impedire che il tunnel della circonvallazione ovest sfociasse nel cuore della città (invece che all'altezza della Centrale, in Gardesana), ma non ha certo perso la vis polemica. Ed ora, alla notizia che secondo la Giunta rivana l'apertura del «tunnel corto» avrebbe alleggerito il traffico nell'abitato di Riva, è letteralmente allibito. Ma non silenzioso. «Vivendo a un passo dall'imbocco - spiega Maganzini - posso testimoniare in tutta franchezza che il tunnel viene percorso da non più del 10% delle auto in transito da Brescia-Limone e ancora meno da quelle provenienti dalla bretella-Comai. Tutte le altre scendono e salgono come prima verso l'Inviolata, formando le solite code».  D'altronde si sapeva che la scelta di aprire anticipatamente il tunnel senza lo sbocco verso Ceole-Arco rischiava di spostare soltanto il flusso dei veicoli da una parte all'altra della città. «L'alleggerimento decantato su viale Martiri o viale Rovereto - tuona Maganzini - è una panzana clamorosa! A meno che non si voglia dire che coloro che abitano in viale Trento o a Rione Degasperi meritano meno considerazione dei residenti di viale Martiri o viale Rovereto.»  Ma non sono solo le bugie degli amministratori a preoccupare. «Temo - incalza Maganzini - che questo atteggiamento preluda all'abbandono della vera opera di cui Riva abbisogna, il tunnel lungo da oltre la Centrale».  Tunnel lungo che era invece l'obiettivo deciso con voto unanime già 8 anni fa dall'intero consiglio comunale rivano, ma sempre disatteso. «Sarebbe grave - conclude Maganzini - non rispettare la volontà chiara non solo dell'amministrazione ma della stragrande maggioranza dei rivani. Vorrei anche dire che si dimentica, più o meno volutamente, il fattore più importante con cui abbiamo a che fare: l'inquinamento. Si ignora cioè che Riva detiene da sempre il primato regionale di ozono e polveri sottili e che il flusso di auto nella Busa è ormai alla saturazione. A fronte di questo quadro sconfortante spiace vedere i nostri amministratori puntare tutto sul tunnel di Loppio come panacéa di tutti i mali (che saranno invece ancora più aggravati..), anzichè pensare ad un serio piano di mobilità e ad incentivare in tutti i modi un trasporto pubblico ignorato dalla stragrande maggioranza dei cittadini».













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