Ritornano i «fonghi» Una notte di festa pensando agli anni 80

Al Mas de la Fam sabato prossimo va in scena l’amarcord Musica dell’epoca dei «capelloni» con Dyane e Vespa px


di Claudio Libera


TRENTO. Non avranno la stessa capigliatura folta, molto probabilmente non arriveranno a Ravina sulle Vespe o sui Ciao né tantomeno a bordo delle Dyane, ma il popolo della notte di quello che fu il “Trentino da bere” si ritroverà sabato prossimo al “Mas de la Fam” a Ravina, dalle ore 22.30. Si tratta di una serata che ha l’intento di riunire amici che hanno condiviso, da ragazzi, le stesse passioni. L’idea è venuta a Claudio Marchi, cui si sono uniti Chiara Mazzalai insieme a Pio Leonardelli, Norma Villotti ed Andrea Conci. Come illustra Pio Leonardelli, «molti di loro si sono ritrovati su Facebook, alcuni sono stati rintracciati attraverso i rispettivi luoghi di lavoro. Su Facebook io ho anche creato un gruppo, si tratta di Fonghi anni 80». Il link in cui si trova l'evento su Facebook, che ha già raccolto oltre 120 adesioni è https://www.facebook.com/events/236252819888157/?ref=ts&fref=ts. Che significa “Fonghi”? Qualcuno potrebbe pensare che vada inteso come un errore di battitura, oppure un’espressione dialettale trentina che significa “funghi”, quegli squisiti prodotti dai nostri boschi. E invece no, i “Fonghi” erano quei ragazzi degli anni 80 che portavano i capelli lunghi, gruppi di ragazzi che si trovavano nei pressi delle scuole Sanzio, alla Gelateria Zanella ed al bar al Ponte, quello dei Cavalleggeri. Era una sorta di generazione hippy modernizzata, a cavallo di Vespa px o et3, oppure del Ciao, mentre i patentati erano alla guida di Citroen, Dyane o Charleston, le 2v, i più fortunati, in termini di possibilità economiche, sfoggiavano le Citroen Cx o Ds 2000.

Quale era il collante di quei giovani in quegli anni che sembrano ormai far parte di “un’altra vita”? «In quel periodo - prosegue Pio Leonardelli - era tendenza socializzare (il mondo virtuale dei social network non esisteva) e personalizzare tutto quello che si poteva. Il legante erano la musica e le discoteche trendy, a Pergine il Paradisi Star Number One, dove io lavoravo come dj, a Rovereto il Charlie, spaziando poi fra locali più famosi come Cosmic, Chicago, Melody Mecca e Thyphoon, Le Cigales e molti altri».

Da questi esercizi pubblici parte la moda dei gadgets, adesivi dei locali e cassette dei dj’s: «Si creava così un movimento di giovani dediti a lunghe trasferte per andare al lago e poi in discoteca a ballare. Le mete erano a Calceranica al Pescatore, a Levico il Lido e la sera tappa a Pergine, appunto al Paradisi Star Number One, o si partiva per Lazise, al Cosmic. Chi aveva l’auto si spingeva più lontano per partecipare agli afroraduni di mezza Italia».

L'ingresso alla serata è su invito – informa Chiara Mazzalai, organizzatrice di eventi - scaricando il coupon e poi stampandolo, ingresso 10 euro, possono accedere tutti, anche i non “fonghi” purchè muniti di invito. L’intro della sarà a cura di Gigi La Giorgia, poi la consolle passerà nelle mani di Pio Leonardelli dj, accompagnato dalle percussioni live di Andy B.

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