val di non

Rispolverati i ricettari di Thun

L’Archivio Provinciale di Trento mostra i suoi tesori ai visitatori


di Alberto Mosca


TRENTO. Documenti, musica e una golosità direttamente dai ricettari di Castel Thun. Questi gli ingredienti di un pomeriggio particolare, organizzato dall’Archivio Provinciale di Trento, che in occasione del Natale, ha aperto eccezionalmente i propri depositi, per accompagnare curiosi e intenditori alla scoperta del lavoro di conservazione e valorizzazione degli archivisti. Un pomeriggio completato in bellezza, gusto e armonia con la musica di Castel Thun suonata dall'arpa di Cecilia Delama e infine la straordinaria "panzeta" di Castel Thun preparata da Massimo "Goloso" Corrà.

A fare gli onori di casa il direttore Armando Tomasi, che insieme all’archivista Fiammetta Baldo e alla restauratrice Michela Gastaldello hanno mostrato una selezione significativa di documenti d’archivio e illustrato l’attività di restauro.

Agli occhi del folto pubblico sono apparse quindi il primo registro automobilistico trentino, mappe catastali ottocentesche, splendide pergamene miniate di metà Trecento provenienti dalla cancelleria avignonese, con le quali si concedevano indulgenze alle chiese di Cembra e di Nova Ponente; documenti e libri provenienti dalla famiglia Thun di Castel Thun, tra cui il diploma comitale del 1629 e la ricetta della “panzeta investita”, il registro degli “esposti” del santuario delle Laste e infine foto e documenti dall’archivio Bonvecchio, importante per gli studi di storia dell’architettura. Protagonista finale, per un conviviale scambio di auguri, la ricetta che Massimo Corrà, macellaio di Coredo, ha seguito e interpretato per realizzare la “panzeta investita”, prelibatezza di Castel Thun, pancetta diversa dal solito, caratterizzata da note di cannella e vaniglia.













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