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Rimborsi indebiti: smascherati 11 farmacisti

La Guardia di Finanza di Trento ha concluso l’operazione denominata "Caduceo". I nuovi elementi probatori hanno consentito di richiedere e ottenere dal Tribunale di Rovereto il sequestro, per la futura confisca, di 43.739,69 euro, relativi agli indebiti rimborsi percepiti da undici farmacisti trentini denunciati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e al falso ideologico.



TRENTO - L'attività investigativa ha permesso di individuare un sistema di frode attuato da due farmacie di Mori e un Dispensario di Marco facenti capo a un'unica società, anch'essa con sede a Mori, intestata ai proprietari delle farmacie. 
 
I farmacisti richiedevano all'Azienda Sanitaria per i Servizi Provinciali (ASPSS) rimborsi relativi all'avvenuta consegna a pazienti di farmaci e presidi sanitari in realtà mai consegnati a questi ultimi, ma trattenuti dalla farmacia e venduti in nero a terzi. Inoltre, gli stessi, nel corso del tempo, hanno domandato a decine di pazienti di rilasciare autorizzazioni in bianco al ritiro dei presidi medici rilasciate dall’A.P.S.S., già sottoscritte per accettazione, consegnando poi però agli aventi diritto quantitativi inferiori di presidi medici, chiedendo il rimborso per l’intera quantità a loro spettante. 
 
La società di Mori che gestisce le due farmacie locali ed il Dispensario farmaceutico, è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Rovereto per la responsabilità amministrativa derivante da reato. Particolarmente preziosa, al fine di scoprire gli illeciti, è stata la collaborazione offerta dal Distretto Centro Sud dell’A.P.S.S. di Rovereto, presso il quale erano state notate le prime anomalie.













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