Rilasciate dal Curie 5.200 «patenti» per usare il computer

Il traguardo è stato raggiunto in 10 anni di certificazioni Ecdl Ieri erano 250 gli studenti impegnati nell’esame europeo


di Roberto Gerola


PERGINE. Oltre 5.200 “patenti europee del computer” in dieci anni. E’ il risultato positivo dell’attività che il Marie Curie svolge a favore degli studenti. Un’attività che sostanzialmente è divenuto indispensabile come la patente d’auto per chi vuole trovare un lavoro. Sempre più, infatti, il datore di lavoro chiede se si è in grado di utilizzare il Pc e allora, il Curie (insieme al Marconi di Rovereto) è istituto autorizzato a organizzare gli esami e rilasciare queste “patenti”.

A spiegare l’iniziativa è la docente Manuela Fedrizzi responsabile del “progetto Ecdl” (appunto per le patenti europee del Pc) presente anche la dirigente scolastica Sandra Bocher. Ieri, per esempio, la sessione d’esami registrava quasi 120 studenti. «Sono sessioni d’esami che proponiamo ogni due-tre settimane proprio per evitare troppe presenze in un pomeriggio. Inoltre ci sono due possibilità: avere la patente con 7 esami o 4 esami secondo i desideri di ciascun allievo. Entrambe scadono ogni tre anni e occorre rinnovarle. Attraverso questi esami che riguardano programmi differenti, settori di interesse, necessità, secondo appunto il desiderio o la necessità di saper usare il computer e voglia poterlo dimostrare». Ad esempio, possono essere affrontati esami per utilizzare i programmi “Cad” per geometri (disegno automatico), oppure altri programmi. Sicuramente ci sono i programmi fondamentali, quelli cioè che consentono poi di accedere ad altri più sofisticati.

Sta di fatto che ieri erano appunto circa 120 gli allievi per i 7 esami e 74 per i 4 esami (le “patenti” hanno un differente valore) che avevano 45 minuti di tempo per superare l’esame. Divisi in due aule, tutti erano davanti al proprio computer “sorvegliati” dai docenti Fedrizzi e Libri e dalla vicepreside Marina Stenghel. Appunto la docente Fedrizzi titolare del progetto, ha spiegato ancora la funzione del “Test center autorizzato”, con una certificazione informatica alla portata di tutti, un metodo pratico per misurare e validare le abilità informatiche, un modello per la formazione e l’addestramento, un mezzo per conseguire, da parte degli studenti, di un credito formativo, una certificazione valida anche nei concorsi pubblici e soprattutto a livello europeo.

A conclusione, la docente ha precisato che la maggior parte degli allievi presenti agli esami provengono dal biennio degli indirizzi tecnici del Curie in quanto l’informatica fa parte delle materie d’insegnamento. «Ma - ha aggiunto - anche dagli altri indirizzi, l’adesione al corso è praticamente totale». Da notare che possono partecipare anche i non studenti di ogni età. La gestione a livello nazionale, ed è un’ulteriore importante garanzia, è dall’Aica, Associazione italiana calcolo automatico.

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