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«Ricorderemo per sempre il tuo sorriso»

La Val di Cembra piange la prematura scomparsa di Stefano Piffer. Il sindaco di Giovo: «La comunità è rimasta attonita»



VALLE DI CEMBRA. È l'intera Val di Cembra a piangere Stefano Piffer, il ragazzo di appena 27 anni, scomparso per un incidente stradale con la sua moto, domenica. Mosana, dove viveva, sono poche case all'imbocco della valle, poco lontano da Lavis. Un paese dove tutti si conoscono, ora sconvolto dal lutto. Sono tanti gli amici di Stefano, in tutta la valle e non solo, che faticano ora ad accettare un destino tanto ingiusto. Il ricordo è quello di un ragazzo sempre col sorriso: una gioia contagiosa, per esempio nei ritrovi dei giovani, nelle feste dell'estate. Era apprezzato anche per il suo lavoro, nell’azienda agricola Endrizzi di San Michele.

Domenica pomeriggio, intorno alle 16, Stefano era in sella alla sua moto, una Kawasaki. Viaggiava sulla strada provinciale secondaria che da Pressano sale verso la val di Cembra, sopra Palù e sino a Ville di Giovo. Praticamente all'altezza del maso di Sette Fontane, prima di Serci e Palù, la caduta e l'impatto devastante, con la dinamica dell’incidente che è ancora al vaglio degli inquirenti. Sul posto sono intervenuti i soccorsi e i Vigili del fuoco di Giovo (fra i volontari molti suoi amici), nel disperato tentativo di evitare il peggio. L'arrivo dell'elicottero, il volo disperato sino al Santa Chiara, ma per il giovane non c'è stato nulla da fare: se ne è andato in serata. La notizia è arrivata subito a Verla, dove tanti giovani erano in piazza per la festa del “Sagron”, subito annullata.

«Sono cresciuto con lui – commenta Daniele Piffer, amico e coetaneo di Stefano –. Era una delle persone più solari che abbia mai conosciuto. Era sempre con la battuta pronta, quando ci trovavamo per fare due chiacchiere ero certo che ci sarebbe stato da ridere e stare bene. Ma era anche un gran lavoratore. Sin dai tempi della scuola, era un burlone, ma allo stesso tempo metteva il massimo impegno in tutto ciò che faceva. Negli ultimi anni non ci vedevamo spesso, nonostante abitassimo a 100 metri di distanza. Ma le poche volte che ci trovavamo erano sempre momenti intensi di felicità e gioia. Lascia un grande vuoto nella comunità. Mancherà a tanti».

Lo conferma anche il sindaco di Giovo, Vittorio Stonfer, che domenica sera è corso al Santa Chiara per stare vicino ai genitori di Stefano (il padre Fausto in passato è stato anche vicesindaco di Giovo): «La comunità è rimasta attonita. Qualsiasi scomparsa provoca dolore nei familiari, ma quando accade così per un giovane, il dolore è doppio. È difficile anche trovare le parole».

Ieri un ricordo è arrivato anche dai colleghi della cantina Endrizzi, su Facebook: «Era un collaboratore eccezionale ma soprattutto un ragazzo dal cuore grande. Ricorderemo sempre la tua forza, la tua bontà d’animo, il tuo altruismo e il tuo grande sorriso».













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