Riapre da oggi l'hotel Lido Palace

Quarantadue stanze, due ristoranti, due piscine, 1500 metri di spa


Cesare Guardini


RIVA. Stasera sedici giornalisti tedeschi, diretti all'apertura della stagione scaligera ospiti dell'Air Berlin e dell'Arena, più una decina di scarpari richiamati dall'Expo Schuh, andranno ad occupare una delle 42 stanze dell'hotel Lido, che riprende dopo una decina d'anni ed un restauro milionario a far brillare nel panorama dell'ospitalità trentina le sue «cinque stelle superior». Ieri tra parco ed edificio, in una ordinatissima babele, erano ancora al lavoro forse duecento persone in gara col tempo. Il taglio del nastro, con cerimonia ufficiale e presidio di autorità varie, è rinviato ad un giorno imprecisato del prossimo settembre quando l'albergo sarà aperto per una giornata a tutti i rivani, invitati a venir a verificare coi loro occhi il risultato del lavoro dell'architetto Cecchetto. Il professore veneziano ha aggiunto ai 18 mila metri cubi della vecchia struttura in stile liberty, un cubo di cristallo sul lato nord davanti all'ingresso e verso sud nel parco, in fronte al lago, una struttura moderna, allungata e puntuta che richiama la prua d'una nave, fatta d'un particolare ferro color ruggine, legno scurito sulla stessa tonalità e cristallo: in tutto altri 12 mila metri cubi che contengono al piano superiore bar e ristorante ed a quello inferiore la spa e le due piscine, coperta e scoperta. Nell'anteprima di ieri Paolo Pederzolli, presidente di Hotel Lido Palace spa, Paolo Zontini, ad della stessa società, ed il direttore Antonio Polesel, hanno espresso soddisfazione per avercela fatta a rispettare la scadenza fissata per l'apertura: da sabato 18 l'albergo registra il tutto esaurito fino al termine di Exo Schuh, il giugno promette poi alti e bassi ma per luglio c'è un consistente numero di prenotazioni, russi inglesi, tedeschi, agganciati nelle fiere di mezz'Europa. I dipendenti al lavoro (una metà locali, altri da tutto il mondo Mali, Senegal, Tibet, Marocco, Russia, Ucraina, tutti scelti in base ad accertate consistenti capacità professionali) sono poco meno di quaranta: potranno salire fino a 45 a seconda dell'andamento della stagione. Le due suites più spaziose, nel cubo di cristallo in cima all'edificio, sono di 120 metri quadri, la double più piccola è di 35. Due i ristoranti affidati a Giuseppe Sestito (chef stellato da Michelin), il Tremani bistrot, cucina mediterranea con deviazioni sul territorio ed il Re della Busa, aperto solo dalle 19 in poi, raffinato ed esclusivo, in fondo alla terrazza sul lago. Fondamentale la spa, che si chiama Centoundici (scritto CXI, in cifre romane) come gli anni trascorsi dalla prima inagurazione dell'albergo, ed accoglierà anche gli esterni: 1500 metri quadri di naturopatia e trattamenti che riflettono tradizioni di Oriente ed Occidente (tutte spiegate nel dettaglio sul sito lido-palace.it). Strada facendo si sistemeranno i problemi ancora aperti: il più grave riguarda il parcheggio definitivo per gli ospiti, previsto sotterraneo nell'ampliamento del palacongressi.













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