Rettore, corsa a cinque: sarà una sfida tra facoltà

De Pretis sostenuta da Giurisprudenza, mentre Zaninotto può contare sul sostegno della collina. Incognita Giangiulio, il «favorito» del rettore uscente



TRENTO. Oggi alle 12.00 scadono i termini per depositare le candidature alla carica di rettore. Salvo colpi di scena dell’ultimo minuto, sono 5 i professori che, tra marzo e aprile, si contenderanno la successore a Davide Bassi. Il primo a formalizzare la sua candidatura, ancora in aprile dell’anno scorso, è stato il docente di storia greca ed ex preside di Lettere, Maurizio Giangiulio. Considerato vicino al rettore uscente Bassi (foto), ma diverso da lui perché proveniente da ambienti umanistici, Giangiulio sarebbe in linea con un principio, quello dell’alternanza tra rettori della “collina” e della “città”, non scritto ma da molti invocato. L’ex preside di Giurisprudenza Roberto Toniatti il 23 aprile, sul Trentino, dichiarava: “Lo stesso rettore in carica, Bassi, mi pare che veda Giangiulio come suo probabile successore”. A fine novembre ha sciolto le riserve il professore di gestione di imprese industriali ed ex preside di Economia, Enrico Zaninotto. Lontano dalle faccende, e dalle polemiche, che hanno riguardato l’approvazione dell’attuale Statuto, perché in Connecticut per ragioni accademiche per quasi tutto il 2012, il professore di Economia è da molti accostato alla figura del presidente dell’Fbk Massimo Egidi. Questo potrebbe comportare per Zaninotto, consensi e voti anche provenienti dalla collina, dove, però, si sono fatti avanti due candidati molto forti, l’ex preside di Scienze ed attuale presidente del Museo tridentino di scienze naturali, Marco Andreatta, e il professore di Fisica ed ex prorettore di Ateneo, Stefano Vitale. I due docenti, espressione dei dipartimenti scientifici, hanno nelle loro diverse vocazioni uno dei principali elementi di distinzione: Andreatta è un trentino doc, ben radicato sul territorio, che potrebbe ricevere molti consensi da quanti chiedono che il rettore sia una persona capace di dare del “tu” alla politica e agli enti locali. Vitale è nato a Napoli, è a Trento da più di 30 anni, ma conserva una vocazione internazionale dopo aver fatto esperienze a Barkeley, Stanford e nell’Agenzia Spaziale Europea. “Rendiamo l’Università di Trento un buon ateneo di livello europeo” è, infatti, il primo punto del suo piano strategico. Daria de Pretis è stata l’ultima a formalizzare, la scorsa settimana, la propria candidatura. L’ha fatto annunciando che la facoltà di Giurisprudenza è ben compatta nel sostenere il suo nome. Docente di diritto amministrativo, nata a Cles e sposata con Gianni Kessler, è stata la candidata più critica nei confronti dell’attuale Statuto. D’altronde la sua vicinanza al marito la pone in una posizione di contrasto con la politica dell’uscente presidente della Provincia, Lorenzo Dellai. Un candidato, quindi, che potrà essere di rottura con la gestione Bassi ma molto apprezzato, anche fuori dal suo dipartimento, per le riconosciute capacità amministrative. .













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