Rapina con coltello alla Cooperativa

Paura a Mori: due ragazzi sorpresi a rubare superalcolici. Fermati dal direttore, tentano di ferirlo. Indagano i carabinieri



MORI. «Così non è più lavorare, in tranquillità, qui adesso dobbiamo trasformarci in carabinieri per bloccare queste persone». Giorgio De Franceschi, direttore della Famiglia cooperativa di via Marconi, a Mori, si sfoga, ma è ancora scosso. Venerdì sera, verso l'ora di chiusura, è stato minacciato con un coltello («è la prima volta») da un ragazzo che era stato sorpreso (anche dalle telecamere, in compagnia di una ragazza) a rubare merce all'interno del negozio. Non per fame, come si potrebbe pensare. Ma per rivendere i prodotti rubati: la coppia di ragazzi, sulla trentina, forse dell'Est Europa, in due giorni è riuscita a far sparire 14 bottiglie di whisky, scotch e rum, «solo quelli delle marche migliori»: in totale, hanno sottratto merce per 298 euro. Ora i carabinieri della compagnia di Rovereto, coordinati dal capitano Gianluca Galiotta, li stanno cercando in zona e hanno diramato le ricerche anche fuori dalla Vallagarina. Le immagini delle telecamere hanno ritratto nitidamente i visi dei due ragazzi.

Non è la prima volta che all'interno della Famiglia cooperativa di Mori vengono sorprese persone che rubano merce. «Pensi che negli ultimi due anni abbiamo denunciato già una trentina di persone ai carabinieri – racconta ancora il direttore De Franceschi – ma quello che mi è successo venerdì sera mi ha turbato. Profondamente». Ogni giorno, abbassate le serrande, il direttore – assieme ai suoi collaboratori – fa un resoconto contabile. «Mercoledì scorso, mi era accorto che mancavano diverse bottiglie di superalcolici dallo scaffale – racconta – allora ho ricontrollato il video delle telecamere a circuito interno». Nelle immagini digitali, alle 15.40, nota due ragazzi che prelevano le bottiglie e le nascondono in mezzo ai detersivi. Il passo successivo è nasconderle dentro i giacconi: «Da come si muovono si capisce che sono persone abituate a compiere atti del genere, erano sicuri, sapevano come muoversi», spiega ancora. Il direttore si fissa nella mente i volti dei due ragazzi. Venerdì sera, all’orario di chiusura, i due ragazzi entrano nel negozio. De Francesco li nota subito, li segue con lo sguardo. Appena i due si avvicinano alla cassa,per pagare qualche euro di spesa, decide di fermarli. «Per favore, avrei bisogno di parlarvi, potete seguirmi in direzione?», chiede loro. Il ragazzo inizia a imprecare,«in una lingua dell’est», tira fuori dalla giacca un coltello, cerca di ferire al braccio il direttore. I due ragazzi poi fuggono. Approfittando del buio, scappano in una via laterale, facendo perdere le proprie tracce. Anche ai carabinieri, intervenuti in massa nella zona. (n.f.)

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