«Qui si toccano i servizi essenziali»

Alotti (Uil) contro i tagli annunciati da Roma: «Un colpo anche alla prevenzione»



TRENTO. Dopo la reazione accesa del presidente dell’Ordine dei medici (che il Trentino ha intervistato ieri) i tagli annunciati dal ministro Beatrice Lorenzin incontrano (per motivi diversi) il fronte dei sindacati. Ieri è intervenuto il segretario generale della Uil, Walter Alotti, che ha chiesto subito un confronto con la Provincia: Zeni convochi parti sociali su taglio delle 208 prestazioni sanitarie comprese nei livelli essenziali di assistenza: «Sono 208 gli esami e le prestazioni diagnostiche tagliate dal governo nazionale, sinora a carico del Servizio Sanitario Nazionale . La Uil chiede all'assessore Zeni di convocare i sindacati confederali, quelli della sanità e dei pensionati trentini, convinta che essendoci ricadute sulla salute e sulle tasche dei cittadini e trattandosi di livelli essenziali di assistenza, sia necessario il coinvolgimento di tutte le parti sociali e di quelle che fruiscono e pagano il servizio sanitario in primis».

«Se l'intervento sull’appropriatezza prescrittiva non è di per sé un crimine - continua la nota di Alotti - una sforbiciata così consistente di esami e di prestazioni essenziali aggiungerà altri cittadini alle ampie platee di quelli, anche in Trentino, già costretti a non curarsi o a ricorrere ancora di più alla sanità privata, aumentando le disparità e l’ingiustizia sociale, visto che non tutti se la potranno permettere. Si rischia pure di dare un colpo ferale alla prevenzione sanitaria, vanificando il lavoro portato avanti per tanti anni al fine di migliorare le condizioni della salute dei cittadini, quando probabilmente altri sono gli sprechi e le spese da tagliare».













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