trento

Pullman senza freni in Val di Non, pazienti quasi tutti dimessi

L'incidente fra Sarnonico e Cavareno dove morì l'autista del bus della Repubblica Ceca: solo 2 dei 33 feriti sono ancora in corsia. Il grazie di Bordon agli operatori sanitari



TRENTO. A una settimana dall’incidente stradale avvenuto lo scorso venerdì in alta Valle di Non (dove morì l'autista del pullman e rimasero ferite 33 persone) sono ancora due i pazienti ricoverati negli ospedali trentini. In questi giorni sono stati dimesse quasi tutte le persone della Repubblica Ceca coinvolte nell’evento mentre restano ricoverati all’ospedale Santa Chiara di Trento due pazienti per i quali si stano definendo le modalità di dimissione in funzione del trasporto in patria.

Pullman fuori strada in Alta Valle di Non A bordo una comitiva di turisti provenienti dalla Repubblica Ceca, sul posto 7 ambulanze e 3 elicotteri. Morto l'autista, diversi feriti

Terminata la fase di emergenza il direttore generale dell’Apss Paolo Bordon ha voluto ringraziare quanti si sono impegnati in questi giorni per portare soccorso ai turisti cechi. "Il mio apprezzamento va a medici e infermieri di Trentino emergenza e dell’elisoccorso che con grande professionalità hanno gestito l’evento dal punto di vista sanitario assicurando risposte adeguate a tutti i feriti nell’incidente. Dal coordinamento delle operazioni di soccorso sanitario, alle prime cure sul luogo dell’incidente e alle assegnazioni dei pazienti ai diversi ospedali regionali tutte fasi di soccorso gestite nel migliore dei modi e senza interferire con l’attività sanitaria di urgenza ed emergenza che si è verificata in contemporanea. Un ulteriore grazie va alle direzioni sanitarie e a tutto il personale degli ospedali di Cles, Rovereto e Trento che hanno accolto in pronto soccorso, visitato, effettuato esami diagnostici e ricoverato 25 dei 33 feriti nell’incidente, restando disponibili ben oltre la fine del loro turno di lavoro per prendersi cura dei pazienti. Mi preme evidenziare che tutte le unità operative coinvolte nell’evento di venerdì scorso hanno gestito questo eccezionale e concomitante afflusso di feriti con grande professionalità e nel migliore dei modi, senza interferire con il resto dell’attività sanitaria".













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»