Psicosi da coronavirus, esaurite le mascherine protettive 

Sanità. Grande richiesta, i dispositivi anti-contagio sono introvabili in farmacia. Scorte finite anche al magazzino Unifarm Il presidente dei farmacisti trentini, Bizzaro: «Domanda anomala, tra gli acquirenti molti cittadini di origine cinese» 


Andrea Selva


Trento. Le mascherine antivirus sono esaurite. rispondono così le farmacie trentine ai clienti che - sempre più numerosi - le chiedono in questi giorni. e sono esaurite anche le scorte del magazzino unifarm, tanto che ci vorrà sicuramente qualche giorno prima che questi prodotti tornino sugli scaffali. la conferma arriva dal presidente dei farmacisti trentini, bruno bizzaro, titolare di una farmacia nel quartiere di cristo re a trento: «siamo sicuramente di fronte a una richiesta anomala, dovuta a una paura (probabilmente irrazionale) legata alle notizie sull’epidemia cinese. di certo c’è che i clienti le chiedono e che le scorte sono esaurite, anche se mi sento di dire che in trentino si tratta di una precauzione ingiustificata, a meno che una persona non intenda attrezzarsi in vista di un viaggio verso le zone in cui il rischio è più alto».

Ma quali mascherine chiedono i clienti trentini? «chiedono genericamente una mascherina, ma quando poi gli spieghi che ce ne sono di vari tipi, con diverse proprietà, scartano subito l’idea di acquistare una semplice mascherina contro la polvere e vogliono quelle che forniscono le garanzie maggiori dal punto di vista sanitario» spiega ancora bizzaro.

Si va dalle semplici mascherine di carta a più veli (che garantiscono comunque dal contatto con le gocce di saliva di un’altra persona) fino alle maschere professionali, che appartengono alle categorie fp2 e fp3 e che vengono utilizzate non solo in ambito sanitario, ma anche per la protezione di lavoratori che operano in ambienti polverosi o dove comunque possono venire a contatto con sostanze nocive per la salute o agenti patogeni. i prezzi sono molto variabili: dai 6 euro per una confezione di 100 mascherine di carta, fino ai 18 euro che può costare una mascherina fp3 in grado di filtrare (oltre a virus e batteri) anche sostanze tossiche o cancerogene.

Curiosamente molte mascherine vengono acquistate da clienti cinesi, titolari di esercizi pubblici o saloni di bellezza, che le utilizzano con un doppio obiettivo: garantirsi da eventuali contatti con connazionali che sono giunti dalla cina, ma soprattutto fornire ai clienti un’idea di sicurezza in un momento che rischia di rivelarsi piuttosto difficile per l’imprenditoria cinese, anche in contesti - come il trentino - dove al momento non ci dovrebbero essere motivi di allarme.

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