Provincia, controllo sulle ore al computer

Per la salute dei dipendenti dell'ente pubblico un programma su 3 mila pc


Chiara Bert


TRENTO. Quante ore il dipendente passa davanti al computer? A dirlo sarà direttamente il pc, attraverso un programma informatico che nei prossimi giorni sarà installato da Informatica Trentina su 3 mila postazioni negli uffici della Provincia. Un software che ha lo scopo di tutelare la salute dei lavoratori. Il programma, introdotto in via sperimentale nel 2007, è stato ideato dall'ingegner Michele Galvagni dell'azienda Mtt-Pro di Rovereto e misura i tempi di utilizzo del videoterminale.

L'esigenza di avere un'informazione puntuale deriva da una legge del 2008, che stabilisce che operare per almeno 20 ore alla settimana al computer in maniera abituale può rappresentare un rischio per la salute. I lavoratori devono perciò essere sottoposti a particolari tutele, regolari visite mediche ogni 5 anni (ogni 2 anni sopra i 50 anni), l'eventuale bonifica del posto di lavoro e controlli sulla postura al video.

La Provincia finora è ricorsa all'autocertificazione dei tempi di utilizzo del pc, ma la sperimentazione del software aveva evidenziato che circa la metà dei lavoratori che dichiaravano di stare più di 20 ore al computer, in realtà risultava starne di meno. I timori che il sistema potesse diventare un'arma a doppio taglio, di controllo anche della produttività, sono stati superati e con l'accordo tra Provincia e sindacati è arrivato il momento di installare il software a tappeto. «La durata sarà di circa 12 mesi - ha informato il responsabile del Nucleo di prevenzione Lanfranco Barozzi nella sua circolare - e la misurazione non fornirà nessuna informazione di tipo qualitativo sulle attività svolte dal lavoratore.













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