CALDONAZZO

Prove tecniche di disastro sulla ferrovia

L’esercitazione su un passaggio a livello con soccorritori e forze dell’ordine impegnati nel cuore della notte


di Luigi Carretta


CALDONAZZO. Un treno che si schianta contro un’auto a un passaggio a livello. Uno degli scenari peggiori su cui intervenire, e che per la sua complessità richiede tecniche e capacità assolutamente particolari. E’ questo il contesto in cui si è svolta nella notte tra sabato e domenica l’esercitazione che ha visto coinvolte vicino a Caldonazzo le Ferrovie dello Stato e la Protezione Civile di Trento, oltre ai Carabinieri e alla Polizia locale. La zona non è stata scelta a caso dato che già in passato si sono verificati dei malfunzionamenti ai passaggi a livello, che più di una volta hanno richiesto l’intervento delle forze di polizia per evitare incidenti. Ad aumentare la difficoltà dell’intervento anche la fase notturna dell’esercitazione, scelta sia per la mancanza di treni a quell’ora sulla tratta della Valsugana sia per complicare lo scenario, nella consapevolezza che tanto più arduo è l’addestramento, più efficace sarà poi l’eventuale intervento reale.

«Abbiamo organizzato tutto in una quindicina di giorni- ha raccontato la responsabile Luisa Zappini - e una volta avuta la disponibilità del sindaco di Caldonazzo abbiamo messo in moto la macchina organizzativa coinvolgendo tutti gli enti preposti».

Oltre alla protezione civile sono stati chiamati quindi i vigili del fuoco, sia del corpo permanente di Trento sia i volontari di Caldonazzo, oltre naturalmente Croce Rossa, le Ferrovie dello Stato e la Polfer, che in caso di incidente è delegata per legge ai necessari rilievi. Ventotto minuti dopo la mezzanotte è quindi partito l’allarme, e già dopo sette minuti i primi vigili del fuoco erano sul posto, anche se da regolamento si è dovuto attendere il via dalla Polfer per dare inizio all’operazione di salvataggio simulato. Sui binari un locomotore adibito a lavori di manutenzione, con una macchina con quattro occupanti a simulare un veicolo urtato al passaggio a livello. Particolarmente complicato l’intervento, dato che il veicolo incidentato era inclinato su un fianco e con quattro passeggeri a bordo, cosa che ha costretto i vigili del corpo di Caldonazzo ad interrompere il taglio del tetto con la pinza idraulica, per consentire prima l’estrazione di due figuranti dal portellone posteriore e procedere quindi con il taglio e l’asportazione del tetto.

Tutta l’operazione è durata circa un ora e dieci minuti, e la stanchezza sui volti dei vigili di Caldonazzo spiegava meglio di tante parole impegno e fatica profusi. La fase pratica dell’esercitazione si è conclusa attorno alle due di notte.













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