Progressio Sgr, terremoto nel cda

Soci trentini verso l'addio in polemica per l'acquisto di OroCash


Luca Petermaier


TRENTO. Si annuncia un terremoto all'interno del consiglio d'amministrazione di Progressio sgr, l'operatore di private equity partecipato anche dalle trentine Fondazione Caritro (22%)e Isa (12%) oltre che dalla Mittel (15%). Nella riunione che si dovrebbe svolgere in questi giorni a Milano, sono infatti probabili le dimissioni di Giorgio Franceschi (Presidente) e degli altri tre consiglieri Mario Spongano, Enrico Zobele e Mariano Marroni, espressione dei soci di minoranza. Dal 2009 la maggioranza del capitale, come si ricorderà, è in mano al management team guidato dagli amministratori delegati Guido De Vivo e Filippo Gaggini.

Il motivo del contendere - notizia già "esplosa" sui giornali nei mesi scorsi - è l'acquisizione della società specializzata nel commercio di oggetti preziosi OroCash, acquisizione che dovrebbe essere deliberata nella prossima riunione, nonostante l'opposizione degli azionisti di minoranza. Gli amministratori di minoranza, stando a quanto s'apprende, avrebbero infatti osteggiato "fin dal principio" questa operazione richiedendo addirittura la costituzione all'interno della società di un Comitato di Consultazione per un supporto alla valutazione etica del tipo di business oggetto degli investimenti.

Il risultato dell'analisi è stato la bocciatura dell'operazione nella convinzione che comprare una società che opera in un settore così chiacchierato sia considerata inopportuna, soprattutto in un contesto economico difficile. Sull'eventuale acquisizione - come è stato scritto anche qualche tempo fa - si sono scatenati anche gli strali della Curia di Trento. Nonostante queste voci contrarie il management, che controlla anche la maggioranza del consiglio, avrebbe deciso di tirare dritto.

Inutili, sembra, i tentativi di convincere la maggioranza degli azionisti a soprassedere. Evidentemente OroCash è una preda troppo appetitosa, e la scelta del Management di Progressio è stata quella di procedere, pur sapendo che l'operazione avrebbe provocato una forte reazione dei soci di minoranza. Progresso SGR è nata nel 2004 su iniziativa congiunta del gruppo Mittel, della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e l'Istituto Atesino di Sviluppo. Gestisce oltre 305 milioni di euro attraverso due fondi: Progressio Investimenti e Progressio Investimenti II (con un commitment del management team di 20 milioni di euro). Progressio investe in aziende di piccola e media dimensione ad alto potenziale di crescita nei settori industriali e dei servizi, acquisendo partecipazioni di maggioranza o minoranza qualificata attraverso operazioni di buy-out/buy-in e di capitale di sviluppo.

Si rivolge ad aziende familiari e/o gestite da un management team contraddistinto da elevate capacità operative e da motivazioni imprenditoriali, con un fatturato compreso tra i 20 e i 200 milioni di euro. Dal 2005 ha concluso 9 operazioni per un investimento complessivo di capitale di circa 95 milioni di euro, finalizzando anche due cessioni. Tra gli ultimi colpi messi a segno, il successo dell'operazione Moncler conclusasi l'estate scorsa.













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