Primario stakanov per garantire i riposi 

L’assessore Zeni: «Ramponi, tanti turni perché al Pronto Soccorso gli altri medici non vogliono farli»



TRENTO. C’è un motivo per cui Claudio Ramponi, direttore del Dipartimento di Emergenza-Pronto Soccorso del S.Chiara, negli ultimi tre anni ha svolto la maggior parte dei turni di pronta disponibilità (quello che prevede un medico reperibile in fascia 20-8 e 8-20), ben 424 nel 2016, che corrispondono a una media di oltre 35 turni al mese, per un importo annuo complessivo di 36.160 euro. Il motivo - spiega l’assessore alla sanità Luca Zeni nella risposta a un’interrogazione del consigliere 5 Stelle Filippo Degasperi - è che nessun altro voleva farli. «Su un totale di 27 dirigenti medici in organico - scrive Zeni - 22 non intendono offrirsi volontari ma preferirebbero non essere nemmeno reclutati istituzionalmente, mentre gli altri 5 accetterebbero l’attribuzione istituzionale nei limiti del contratto». «I dirigenti adducono una condizione di lavoro già gravosa per il servizio attivo con turni notturni pesanti, e poche festività libere». Il superlavoro del primario Ramponi, secondo l’assessore, risponde alla necessità di «assicurare un weekend libero al mese a tutti i dirigenti assegnati all’unità, per dare respiro in considerazione delle pressanti condizioni di lavoro che caratterizzano il servizio in pronto soccorso». A questo si aggiunge l’esigenza di rispettare la normativa sul riposo giornaliero, che prevede le 11 ore di riposo consecutive ogni periodo di 24 ore, impattando sui turni.

Infine, per quanto riguarda il caso dei turni svolti da Ramponi in carcere, oltre all’assenza di volontari Zeni ricorda che «la presenza del medico è richiesta dalla legge».(ch.be.)















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