Pressano, appello a Renzi per la scuola

I lavori antisismici sono insufficienti, serve una struttura nuova da 5 milioni. E Il sindaco Pellegrini chiede aiuto al governo


di Daniele Erler


PRESSANO. Ora l'appello supera i confini regionali, ed il comune di Lavis scrive anche al premier Matteo Renzi, per chiedere un sostegno per la scuola di Pressano. Ad inizio marzo, infatti, il presidente del consiglio aveva inviato una lettera ai sindaci di tutti i comuni italiani, chiedendo che fosse indicato, per ogni comune, al massimo un edificio su cui concentrare gli interventi del governo in ambito all'edilizia scolastica.

L'amministrazione di Lavis ha colto così anche quest'occasione, e il sindaco Graziano Pellegrini ha risposto all'apposito indirizzo creato dal governo, segnalando appunto la vicenda locale. La storia è nota: all'indomani del terremoto in Emilia Romagna, una perizia tecnica aveva rivelato come la scuola di Pressano non rispettasse le più stringenti norme antisismiche. Da quel momento, sono stati depositati in Provincia due progetti. Da un lato, una ristrutturazione, per garantire una maggiore sicurezza antisismica, per cui servirebbero un milione e 700 mila euro; dall'altro lato il progetto di una nuova scuola, per la quale occorrerebbero invece 5 milioni e 400 mila euro. La Provincia, in un primo momento, aveva dato il suo benestare per la ristrutturazione; ma nel frattempo, ed è una novità, si scopre che i tecnici provinciali avrebbero individuato una serie di ulteriori problemi (fra l'altro già segnalati da Lavis), che impedirebbero l'utilizzo della scuola, anche dopo aver risolto i problemi dell'antisismica. In altre parole, la scuola è in un edificio troppo vecchio, e non rispecchia più gli standard normativi (ad esempio per la mancanza di adeguati spazi, per problemi nella palestra e nella mensa, per l'assenza di un parcheggio).

Significa che se la frazione vuole riavere una scuola, l'unica soluzione è il finanziamento di una nuova struttura. Nel frattempo, e sarà sicuramente così anche il prossimo anno, gli alunni di Pressano continuano a frequentare la scuola a Lavis, nell'edificio altrimenti libero delle Clementi di via Degasperi. Lavis insiste però sull'esigenza di una nuova scuola in collina, ma dove trovare il finanziamento? A questo punto, se dalla Provincia non arrivassero aperture, due sembrano le strade percorribili. Il fondo unico territoriale per l'edilizia scolastica, assegnato nel 2015; o, appunto, un più improbabile coinvolgimento diretto del governo.













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