Precipita nel dirupo, muore nei boschi 

Tragedia a Castello Tesino. Ha perso la vita Marina Busarello, 70 anni. Un volo di 70 metri. A dare l’allarme i suoi animali


di Fabio Franceschini


CASTELLO TESINO. A dare l’allarme i suoi migliori amici, il cane, la capretta e la piccola pecora. Marina Busarello, 70 anni di Castello Tesino, ha perso la vita ieri, precipitando in un dirupo nei boschi di Tarase, a Castello, nei pressi del torrente Grigno. Un volo di oltre 70 metri, a pochi passi dal maso dove abitava con il marito. Come ogni giorno, la donna era andata a fare la sua passeggiata. Accanto gli amati animali: il cane, la piccola pecora e la capretta. Nella pace dei boschi scuri, a passo sicuro su sentieri noti. Attorno alle 17.30 di ieri, sulla strada di casa, si stavano avvicinando tre ombre. Erano i tre animali di Marina. Era strano tornassero da soli. Il marito, Tranquillo Moranduzzo, ha capito subito. Era successo qualcosa laggiù, nel fitto dei boschi. Ed è lì che l’uomo si è affannato, chiamando la moglie, frugando in quella boscaglia, fino a quando non ha guardato giù. Oltre la linea del bosco nero, oltre i salti disegnati da piante, rocce e terra sempre più rada, c’era la sua amata Marina. La compagna inseparabile di una vita giaceva in fondo ad un dirupo. Pochi minuti appena, ed il silenzio di quelle pieghe boscose sarebbe stato rotto da altre voci. Tante voci, ma non la sua, non la voce di Marina. In fondo al dirupo si sono calati i soccorritori, i vigili del fuoco di Castello Tesino, la squadra di terra del soccorso alpino. Guardano su, lo sguardo che si arrampica sulle rocce aspre, è stato chiaro quanto accaduto. La donna, per cause ancora da chiarire, un piede in fallo, un malore, è dapprima è scivolata. E’ rotolata lungo il dirupo per una ventina di metri per poi precipitare nel vuoto per altri 50 metri. Dolenti, i soccorritori non hanno potuto che recuperare il corpo senza vita della donna. Il sindaco di Castello Tesino, Ivan Boso, è anche il proprietario del Cafè Lumiere. Il locale si trova proprio in località Parti, all’imbocco della strada di località Tarase, dove si è consumata la tragedia. «Marina ed il marito, Tranquillo, venivano spesso da me. Una coppia molto unita, felici, sempre insieme. Una donna solare». Provato un caro amico della coppia, Bruno Franceschini, la voce spezzata dal pianto. «Marina era una donna gentile, molto disponibile. Non faceva mai mancare il suo aiuto nelle feste di classe. Assieme a noi, ragazzi del ’47, ogni anno si trovava per ricordare gli anni dell’infanzia e della scuola vissuti assieme. Era quella la sola volta che la si vedeva senza il marito, Tranquillo, accanto. Erano un’unica anima. Momenti cari che, purtroppo, non torneranno più. Una donna elegante, piacevole, una signora di grande cultura. Ci mancherà per sempre». Il sentiero dove Marina ha perso la vita è a strapiombo sul torrente, in mezzo al verde dei boschi. Una via che conosceva bene, come la strada di casa. Una strada però, dove ieri il suo passo lieve non è mai arrivato.













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