il commento dello storico 

Pombeni boccia il tema:  «Troppo complesso» 

TRENTO. Degasperi snobbato? Anche qui in Trentino? «Non potrebbe essere diversamente, - commenta lo storico Paolo Pombeni che in agosto terrà con Panebianco la Lectio magistralis nel consueto ricordo...


di Sandra Mattei


TRENTO. Degasperi snobbato? Anche qui in Trentino? «Non potrebbe essere diversamente, - commenta lo storico Paolo Pombeni che in agosto terrà con Panebianco la Lectio magistralis nel consueto ricordo per la morte dello statista - se qualcuno fosse riuscito a farlo, gli avrebbero potuto dare subito una cattedra». La traccia si riferisce al ruolo dei due politici, Alcide Degasperi e Aldo Moro, nel sostenere la cooperazione internazionale per rinsaldare gli ideali di pace, progresso e principi condivisi, guardando ad un’Europa unita, nella fase della cosiddetta distensione, dopo la morte di Stalin nel 1953.

Una traccia troppo difficile?

Ma certo, gli studenti non possono avere approfondito il periodo storico in questione. Ed è anche un tema tecnicamente sbagliato, perché si parla di distensione, ma Degasperi muore nel 1954 e la distensione inizia dal ’55. Il progetto di Degasperi era per la nascita di un esercito europeo, la Ced (Comunità europea di difesa) che era in funzione anti Unione Sovietica. L’idea era quella di riarmare la Germania, ma non potendolo fare, l’escamotage era un esercito federale, ma la Francia si oppose. E Degasperi muore quasi di crepacuore, perché lui aveva lavorato molto nella prospettiva di un’Europa unita.

Eppure, non conoscendo bene questa fase storica, la citazione di Moro del discorso alla Conferenza di Helsinki, parla della necessità di costruire l’Europa sugli ideali di libertà, giustizia e difesa dei diritti umani. Questo poteva essere uno spunto per rifarsi all’attualità?

Continuo a pensare che dare un tema del genere alla maturità è demenziale, perché sono messi di fronte ad una complessità storica che non possono affrontare. E vuol dire incitare gli studenti a scrivere stupidaggini.

Ed il fatto che Degasperi sia trentino non ha aiutato, visto che sono pochissimi quelli che hanno scelto questa traccia.

Perché riguarda l’ultima fase della vita di Degasperi, e nel ’53 aveva perso anche le elezioni ed era più isolato. È vero che Degasperi aveva intuito che l’unità europea potesse svolgere un ruolo pacificatore, visto che aveva vissuto due guerre mondiali. Ma in quegli anni si era nel pieno incubo dell’atomica e si temeva la terza guerra mondiale con i blocchi Usa e Urss contrapposti, quindi il problema era consolidare i confini ad Est con un esercito unito. Ma la Francia fa saltare tutto. Solo con la conferenza di Helsinki, nel ’75, si arrivò alla convivenza pacifica con l’accordo tra Est e Ovest sui valori fondamentali di sicurezza reciproca e per la libertà e democrazia. Temi che possono conoscere gli universitari, però.













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