TRENTO

Piazza Dante, pronto il presidio dei vigili 

Venti metri quadrati di metallo e vetro, sede degli agenti antidegrado. Geat scettico: «Il costo di oltre 200 mila euro è esagerato»


di Sandra Mattei


TRENTO. Votato in consiglio comunale insieme alle misure per affrontare la sicurezza di quartieri e zone della città ostaggio di microcriminalità, dallo spaccio di droga al degrado dovuto al consumo di alcolici, il presidio di piazza Dante prende forma.

Una richiesta, quella di realizzare una postazione nei giardini di fronte alla stazione, che è stata presentata dal gruppo del Patt lo scorso aprile e votata all’unanimità dal consiglio comunale. In una domanda di attualità, il capogruppo Alberto Pattini chiedeva con forza che si accelerassero i tempi del bando per l’assunzione dei 14 vigili che andranno a costituire la rinata squadra antidegrado (il bando di concorso scade oggi e sono più di 250 le domande dei concorrenti), dopo il fallimento di quella che era formata da agenti a tempo determinato, che lasciavano il ruolo man mano che trovavano un posto di lavoro fisso.

Ora il progetto del Servizio Parchi e giardini, che ha incaricato uno studio d’architettura cittadino, è realizzato e attende il vaglio della Provincia. I soldi infatti vengono dalla casse provinciali, come la squadra antidegrado che il governatore Ugo Rossi si è impegnato a finanziare, sollecitando tempi stretti di attuazione. Che aspetto avrà il presidio in piazza Dante? La struttura di metallo e vetro sorgerà lungo il “listone”, tra il monumento a Dante e via Alfieri, ed avrà una superficie di 20 metri quadrati.

La decisione di scegliere materiali come il metallo ed il vetro, è dettata dall’obiettivo creare un presidio che incentivi i cittadini a rivolgersi alla polizia locale, per segnalare situazioni di pericolo o degrado, ma anche per chiedere i permessi per la Ztl in modo celere. «Si è voluto scegliere per le pareti - spiegano dallo studio “artearchitettura” - lamiera forata e vetro, perché il risultato deve essere una struttura spartana, fatta di materiali poveri. L’intento è quello di aprire il presidio il più possibile alla cittadinanza, dando un’idea di trasparenza, ma anche essere in un punto strategico per poter dare informazioni ai visitatori della città». Il finanziamento provinciale ammonta a 250 mila euro e sarà sottoposto anche al vaglio della circoscrizione Centro storico Piedicastello. «Cercheremo di chiedere le autorizzazioni e indire le gare in tempi brevi - commenta Italo Gilmozzi, assessore ai lavori pubblici del Comune. L’idea è di arrivare a sottoporre il progetto prima della fine della legislatura della Provincia».

Il progetto arriverà in consiglio circoscrizionale del Centro storico il 6 settembre. Claudio Geat, che ha visionato rendering e planimetrie, è scettico, a causa del costo elevato: Il consiglio valuterà - precisa Geat - il rapporto costi benefici, poiché privilegia gli agenti a piedi che pattugliano il territorio ad una sede dove siano chiusi dentro».

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