VIOLENZA

Perseguitata e minacciata sul telefono e sui social

La denuncia della vittima ha portato all’arresto (è ai domiciliari) dell’uomo che l’avrebbe subissata di messaggi carichi di insulti e dai toni pesanti



TRENTO. Telefonate, messaggi telefonici e anche sui social network. E tanti, troppi, dai toni minacciosi. Un atteggiamento quello di un uomo di Lavis che ha portato una donna a vivere in un perdurante stato d’ansia, tanto da spingerla a denunciarlo. E ora lui è agli arresti domiciliari con l’accusa di stalking.

La misura cautelare è stata eseguita lunedì mattina (15 ottobre) dai carabinieri della stazione di Lavis che sono andati nella casa dell’uomo per notificargli la decisione presa dal giudice al termine di un’attività di indagine e di verifica nata dal racconto della donna.

E per lui questa non è la prima volta che si trova a rispondere di un’accusa simile, visto che era già stato accusato dello stesso reato. La storia che la donna ha raccontato ai carabinieri, è una storia dove la paura è la grande protagonista. Avrebbe spiegato di esser stata perseguitata dall’uomo e nella maniera peggiore. Nei messaggi che riceveva non c’era amore o desiderio, ma minacce. E anche insulti. Uno stillicidio di messaggi che arrivavano sia con la forma degli sms, i messaggi che vengono spediti da e ai cellulari e ma che utilizzavano anche la strada dei social network. Ovunque lei andasse, trovava le parole di lui. All’inizio, come spesso accade in queste situazioni, lei aveva cercato di andare oltre sperando che l’altro la smettesse di tormentarla. Ma così - stando alla denuncia che è stata presentata - non è stato. Le attenzioni dell’uomo nei suoi confronti proseguivano senza che ci fosse una ragione o una nuova ragione. E alla fine lei ha preso l’unica decisione che poteva prendere in questo contesto e ha deciso che non poteva continuare a vivere così, nella paura, e ha deciso di rivolgersi ai carabinieri.













Scuola & Ricerca

In primo piano