Pd, nessun trentino in Direzione nazionale

Trento. Foto di rito, sorridente, appoggiata al cartello dell’assemblea nazionale del Pd: «Roma, il Pd riparte, unito e forte» si entusiasmava Lucia Maestri sui social. Molto meno di buon umore la...



Trento. Foto di rito, sorridente, appoggiata al cartello dell’assemblea nazionale del Pd: «Roma, il Pd riparte, unito e forte» si entusiasmava Lucia Maestri sui social. Molto meno di buon umore la neo segretaria Maestri lo era ieri sera nello scompartimento della Freccia argento che la riportava in città: «Massì, è vero che nessuno del Pd regionale (nè di Trento nè di Bolzano) è stato inserito nella Direzionale nazionale del partito. E nemmeno nella commissione nazionale di garanzia. A parte la sottoscritta ed il collega di Bolzano che, però, vi debbano fare parte di diritto» spiegava.

I Dem di Zingaretti

Insomma i Dem targati Nicola Zingaretti non sembrano aver tenuto in grandissima considerazione le periferie, nemmeno quelle speciali come Trento e Bolzano: Per la verità, oltre ai segretari delle due province, nel recente passato c’era una trentina, la roveretana Elisa Filippi: «Ma ad essere sinceri non è che si potesse dire che Elisa fosse in direzione nazionale come rappresentante del Trentino ma piuttosto per essere una renziana di ferro» osserva, pacatamente, Maestri.

Tandem Cuperlo-Pinter

Ma ad essere chiari nell’esclusione vi vede più un fatto di organizzazione romana che non un disegno politico più o meno misterioso: «Ci sono esponenti del Pd che sono a Roma già da qualche giorno per lavorare al loro inserimento in direzione nazionale. Come è noto - osserva Maestri - non è quello il caso nostro, visto che a Roma siamo arrivati in tempo per prendere parte ai lavori dell’assemblea».

E vi è chi assicura che Roberto Pinter un pensierino per entrare nell’assemblea nazionale dei Dem l’avesse fatta e che avesse stretto una sorta di patto con Gianni Cuperlo. Il tandem però non è mai partito, Cuperlo è entrato, l’ex vicepresidente della Provincia invece no.

Ma alla segretaria Maestri il tema delle poltrone in direzione nazionale non appassiona granchè. Anzi: «Noi guardiamo avanti, prendiamo atto del nuovo corso politico annunciato da Zingaretti, quello di un’alleanza ben più ampia di quello che è stato il centrosinistra. Dice che è la stessa formula che io ho annunciato prima di venire eletta con le primarie di 15 giorni orsono? Beh, sì. Credo che anche le prossime sfide in Trentino debbano vedere un Pd che torna ad aprirsi a tutte le forze politiche che sono alternative al sovranismo, alla destra. Guardiamo al Patt, l’ho detto, e ci interessa il loro congresso che si svolgerà questo fine settimana» chiude.G.T.













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