Ora il «no» alla Hack è definitivo

Il comitato ha negato il teatro San Pietro per la serata con l'astrofisica il 6 aprile


Liviana Concin


MEZZOLOMBARDO. A tre giorni dall'annuncio, la conferma ufficiale: all'astrofisica Margherita Hack, attesa a Mezzolombardo il 6 aprile, Venerdì santo, viene negato il Teatro San Pietro. Quattro dei sei membri del comitato di gestione dell'edificio avevano già manifestato nei giorni scorsi la propria posizione contraria: i tre componenti scelti dalla parrocchia, Andrea Bezzi, Sara Caset e Laura Dalfovo e uno dei tre scelti dal Comune, l'attuale consigliere di opposizione Francesco Betalli. A poco sono valse quindi le posizioni degli altri due membri, Luigi Rossi e Annalisa Endrizzi.

La serata nella quale Margherita Hack presenterà il proprio libro «La stella più lontana» dovrà trovare un'altra sede. «Le tematiche trattate nel libro - hanno spiegato i membri parrocchiali del consiglio di gestione - sono incompatibili con lo statuto di gestione del teatro, che specifica che non si possono tenere manifestazioni che offendano la morale cattolica». Serata da mettere all'indice, dunque, per la parrocchia di Mezzolombardo: almeno senza un contraddittorio e, soprattutto, di Venerdì santo. Per la maggioranza del consiglio, non la serata giusta per parlare di testamento biologico e fine vita, fede e scienza.

«Dopo tutto, questa decisione ha portato un fermento positivo attorno all'arrivo dell'astrofisica - ha commentato uno dei contrari Andrea Bezzi - un giusto confronto intorno a temi di tale rilevanza è sempre positivo. Sono certo che al Comune non manchino sedi alternative». «Certo, un'altra soluzione si troverà - ha commentato dopo la notizia l'assessore Roberto Guadagnini - ma Margherita Hack è stata indubbiamente censurata». E' d'accordo la consigliere provinciale Pd Sara Ferrari, che ritiene «inaccettabile nel 2012 che un comitato possa mettere il veto, censurare i programmi di un teatro ristrutturato e finanziato con soldi del Comune e della Provincia e dedicato a proposte per tutti i cittadini». Di fatto già si cerca una nuova sede, anche perché, visto il mare di discussioni e il passaparola a livello nazionale, c'è da scommettere che non saranno pochi quelli che si presenteranno a sentire la Hack.













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