Operazione anti bracconaggio: due arresti

Due uomini di Baselga di Pinè in manette dopo un controllo nella zona della val di Ledro



TRENTO. In mattinata, durante un servizio anti bracconaggio, svolto dagli agenti del  Corpo Forestale Trentino unitamente ai guardacaccia dell'Associazione Cacciatori, essendo stato avvertito un colpo di arma da fuoco in una zona boschiva in Val di Ledro, a confine con la Provincia di Brescia, gli agenti della stazione forestale di Ledro si sono attivati, con la collaborazioni dei colleghi delle stazioni di Condino e di Pieve di Bono, per bloccare tutte le vie di fuga con l'intenzione di fermare i presunti bracconieri.

Dopo alcune ore scendevano a piedi dalla montagna, presso Bocca di Lorina, in territorio trentino, tre persone, tra cui un minorenne, che venivano fermate e perquisite. Verificato che una di queste portava abusivamente un fucile con silenziatore e colpo in canna, gli stessi venivano accompagnati presso gli uffici della stazione forestale ed identificati. Nel frattempo sul posto è giunto il  Vice Questore aggiunto Giorgio Zattoni, Comandante del Distretto Forestale di Rovereto, che, sentito il Procuratore della Repubblica di Rovereto, Rodrigo Merlo, ha tratto in arresto i due  adulti. Il minore, figlio di uno dei due adulti arrestati, è stato affidato ad un familiare.

Le due persone arrestate sono residenti a Baselga di Piné. Uno dei due risulta essere un cacciatore mentre l'altro, con numerosi precedenti penali, era stato colpito da un provvedimento dell'Autorità di Pubblica Sicurezza, del Questore di Trento, per divieto assoluto di porto e detenzione di armi (di qui il motivo dell'arresto di quest'ultimo). La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di trovare nella sua abitazione, ben occultata in una intercapedine del sottotetto, un'ulteriore arma da fuoco con silenziatore.

L'altro adulto è stato arrestato per cessione di arma a persona non abilitata. Su disposizione del Procuratore sono stai concessi gli arresti domiciliari e si provvederà al giudizio per direttissima entro le 48 ore presso il Tribunale di Rovereto, quindi nella mattinata di lunedì. Durante l'operazione non sono stati rinvenuti animali abbattuti, ma gli agenti forestali  provvederanno quanto prima alla ricerca con cani da traccia. Il successo dell'operazione è frutto dell'ottima collaborazione tra Guardiacaccia e Forestali.













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