degasperi interroga sul punto nascite 

«Oltre all’elicottero serve il ginecologo»

ARCO. «Non si capiscono le motivazioni per le quali l’Azienda Sanitaria abbia formulato un protocollo che, oltre all’elicottero, non prevederebbe la presenza di un medico ostetrico ginecologo pur...



ARCO. «Non si capiscono le motivazioni per le quali l’Azienda Sanitaria abbia formulato un protocollo che, oltre all’elicottero, non prevederebbe la presenza di un medico ostetrico ginecologo pur essendo egli presente durante l’orario di servizio o in pronta disponibilità dopo la chiusura. Si attende forse un evento lesivo affinché il medico ostetrico ginecologo sia obbligato ad intervenire?». Con questa domanda il consigliere provinciale pentastellato Filippo Degasperi chiede lumi sulla situazione delle nascite “improvvise” nel territorio altogardesano avvenute fuori dalle norme del protocollo provinciale. Soprattutto a fronte dell’ultimo caso avvenuto nella sera dell’8 luglio.

«Si è verificato un parto al pronto soccorso di Arco - ricorda Degasperi - è nata una bimba senza complicanze. La madre vi era andata più per motivi di preoccupazione che per una emergenza, ma la situazione è precipitata e quindi, seguendo il protocollo aziendale, è stato chiamato l’elicottero per il trasferimento a Trento». Nel frattempo la bimba è nata. «L’elicottero è rimasto indisponibile non solo durante la fase di espulsione - sottolinea il consigliere - ma anche successivamente. Alla delicata fase del parto hanno prestato assistenza operatori del pronto soccorso e un’ostetrica. Continuando a sussistere l’indisponibilità dell’elicottero e non essendovi complicanze dopo il parto, madre e neonata sono state trasferite all’ospedale di Trento con autoambulanza». Per Degasperi, però «un’organizzazione sanitaria, soprattutto ostetrica, deve sempre garantire massimi standard di sicurezza. Nell’ospedale di Arco sono in funzione per la Pma 5 ostetrici-ginecologi. Sicurezza significa che il medico ginecologo-ostetrico dovrebbe essere reperibile quando il reparto è chiuso e, nei casi in cui una donna fosse in procinto di partorire, dovrebbe recarsi immediatamente al pronto soccorso per l’assistenza, non potendosi mai escludere complicanze».















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