Olga Tamanini, in un libro l’epopea della sua famiglia

L’autrice ha seguito le tracce degli antenati partendo dal lontano 1500 «Un volume che unisce storia e mestieri, ricco di documenti fotografici»


di Gino Micheli


MATTARELLO. Più di cento persone hanno assistito alla presentazione del libro “I Tamanini nella terra degli avi”, avvenuta nella sala del cinema-teatro dell’oratorio da parte dell’editore Eugenio Rebecchi e della stessa autrice Olga Tamanini, dopo l’introduzione del bibliotecario Mariano Turrini e il saluto di orgoglio del presidente della Circoscrizione Bruno Pintarelli. Il gruppo musicale il Tamburo del Sole ha suonato e perfino cantato “L’inno dei Tamanini” composto in Brasile da Ludovico Adami. La scrittrice e poetessa di Mattarello ha voluto approfondire tali aspetti, iniziando dalla sua famiglia e parenti emigrati in Brasile, appoggiandosi ancora una volta alla casa editrice di Piacenza, Blu di Prussia, alla quale è legata da un ventennio e cioè dal suo esordio con una raccolta di poesie “La creta dei pensieri”, 1994, alla quale ha fatto seguire un'altra decina di libri.

Tamanini è cognome noto in Trentino e a Vigolo Vattaro in particolare. Tuttavia, come scrive la signora Olga, lo stemma dei “Tamanini” è dipinto alla base di una tela sul secondo altare laterale destro nella chiesa di S. Sisto a Caldonazzo. Esso rappresenta la famiglia Tamanini, originaria di Caldonazzo, elevata nel 1746 dal principe vescovo tridentino alla nobiltà episcopale e successivamente anche alla dignità baronale.

Un libro che, come ha puntualizzato Rebecchi, «unisce storia e mestieri, segue le tracce dei Tamanini da prima del 1500, propone documenti ed è arricchito da una buona parte fotografica». L’editore ha anche letto una missiva “politica” di Giuseppe Mazzini del 1863, presente nel libro, che ha scritto all’ingegner Giacomo Tamanini. L’autrice ha riconosciuto in don Andrea che abita a Pedenosso, vicino a Livigno, un valido aiuto nella trasmissioni di dati antichi. «Il mio intento - ha scritto nell’introduzione - è stato quello di cercare di conoscere da dove provenga la famiglia Tamanini. Dalle notizie che ho raccolto sono emersi personaggi che, prima del Novecento, hanno fatto parlare di loro. Ho trovato tante porte chiuse e pareri discordanti, ma anche persone gentili e disponibili che sentitamente ringrazio».

La sua famiglia scese a Mattarello da Vigolo Vattaro nel 1785 ed ha contato sei generazioni di agricoltori. Suo padre Gioacchino Tamanini (gran bella voce solo per il Sociale, a Trento, che gli stava stretto) nacque 100 anni dopo, nel 1875. Sposò Anna Todeschi. I suoi fratelli sono: Lionello (nato nel 1911), Dorina (1912), Giulio (1914), Olga (1922), Rita (1926), tutti morti e quindi la nostra scrittrice, la nuova Olga (1929); una volta era abbastanza frequente ridare il nome del fratello o sorella morti, infatti Olga del 1922 era mancata a soli 4 anni. Il libro coinvolge anche altri Tamanini, ad esempio a Mattarello se ne contano cinque ceppi di famiglie, a Vigolo Vattaro forse anche di più. Insomma tanti dati e tante curiosità anche da altri parti del Trentino e dell’Italia. In città il libro si trova alla libreria Ancora in via Santa Croce.

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