Nuova scuola di Pressano a dividere è la palestra

Dal confronto pubblico la richiesta che sia più grande per ospitare la pallamano Ma toccherebbe al Comune trovare i soldi: la Provincia finanzia solo l’istituto


di Daniele Erler


LAVIS. Dopo sette giorni dalla prima presentazione, quella riservata agli insegnanti e ai rappresentanti dei genitori, per il progetto della nuova scuola di Pressano ci sono già alcune piccole, ma significative, variazioni. La cosiddetta “progettazione partecipata”, insomma, dà i suoi primi frutti. E nonostante i tempi stretti a disposizione. È il primo dato che esce da un ulteriore incontro, tenutosi lunedì sera al teatro dell'oratorio di Pressano, questa volta aperto a tutta la cittadinanza. Lo studio Krej, che sta lavorando alla progettazione della scuola, ha cercato di dare risposta alle osservazioni dei giorni scorsi. Innanzitutto, l'esigenza di ripensare la viabilità, per garantire una maggiore sicurezza ai bambini. La soluzione, per quanto possibile, sembra essere stata trovata. Mentre sul lato sinistro della strada – a senso unico – sarà mantenuto l'attuale marciapiede, su quello destro – spostando leggermente il perimetro della scuola e riducendo la carreggiata – saranno creati degli appositi spazi per parcheggi. Serviranno appunto a quei genitori che accompagnano i figli in auto. C'è però un'ulteriore, insistente richiesta, quasi naturale per chi vive a Pressano: ampliare gli spazi della palestra. Per riuscire a servire, almeno per il settore giovanile, anche le esigenze della pallamano. Su questo punto in realtà anche lunedì sera si è accesa la discussione fra il pubblico. Con una contrapposizione, a tratti anche accesa, fra alcune insegnanti ed altri cittadini. Punti di vista diversi. Le maestre temono che la necessità di far fronte ad altre richieste, rispetto a quelle strettamente didattiche, possa penalizzare la scuola stessa. «La palestra è qualcosa in più, qui sembra stia divenendo la priorità», ha detto una maestra. Facendo scattare la contestazione di altri cittadini in sala. Soprattutto, secondo le insegnanti, la nuova scuola mancherà di «adeguati spazi ricreativi»: un vero e proprio cortile, al di là di quello individuato sulla copertura della palestra interrata. Giuliano Farina, capo dell'ufficio tecnico, ha cercato di mediare. Spiegando che in futuro, attraverso ulteriori espropri, l'amministrazione potrà sempre dotare la scuola di nuove pertinenze, proprio per un nuovo cortile. La palestra, invece, «o la si fa ora o mai più». Un portavoce delle associazioni sportive ha poi ricordato come «avere un'ulteriore palestra, nel Comune di Lavis, sarebbe una risposta data a tutto il paese». In effetti, come spesso dichiarato da chi lo sport in paese lo vive, gli attuali spazi non sono più sufficienti. I progettisti, in sostanza, hanno elaborato due proposte (ed una è nuova). Un primo disegno garantisce una palestra ampia e funzionale, con un campo di dimensioni adatte per il basket. Una nuova progettazione invece risponde alla richiesta di un campo più grande, adatto alla pallamano. La scelta, alla fine di tutto, spetterà comunque all'amministrazione. È su questo che si apre il primo vero nodo da sciogliere per il sindaco Andrea Brugnara. Il contributo di 4 milioni di euro, dato dalla Provincia un anno fa, si riferisce solo alla scuola: tutto ciò che è in più, palestra compresa, dovrà essere finanziato dal Comune. Il sindaco sa che trovare i soldi, in questo periodo, non è un'impresa facile. «È un aspetto su cui dovremo discutere – commenta Brugnara – perché se riusciremo a trovare i fondi per la palestra, è chiaro che li dovremo togliere a qualcos'altro».













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