Not, in via Mas al Desert anche la scuola infermieri

Il piano della Provincia: mini cittadella della salute accanto al nuovo ospedale utilizzando i campi sportivi. Il Comune frena: «Non spostare l’Azienda sanitaria»



TRENTO. L’ufficialità arriverà la prossima settimana, ma la decisione è presa: il nuovo ospedale - come anticipato nei giorni scorsi (Trentino del 27 e 28 gennaio, ndr) sarà costruito sull’area originaria di via Mas al Desert, accanto al Centro (già operativo) di protonterapia. A convincere la Provincia a fare marcia indietro sul trasloco prospettato a Mattarello, sull’area che avrebbe dovuto ospitare la nuova cittadella militare prima del dietrofront dello Stato, è stata la variabile tempo, come ha spiegato nei giorni scorsi il governatore Ugo Rossi.

Il Comune di Trento fin dall’inizio si è detto contrario al trasferimento del Not e l’idea di impantanarsi in un consiglio comunale che da mesi è campo minato per la giunta del sindaco Andreatta ha spinto Rossi e l’assessore alla sanità Luca Zeni a cambiare idea. Ma ad allungare i tempi dell’opzione Mattarello ci sarebbero state anche le procedure di esproprio di terreni inizialmente destinati alle nuove caserme e da «convertire» per la nuova opera.

Dunque il Not resta lì dove era stato pensato nel 2003 e dove è stato progettato nel bando di gara poi bocciato dai giudici che hanno giudicato irregolare la commissione giudicatrice istituita dalla Provincia. La giunta ora dovrà revocare il vecchio bando prima di bandire quello nuovo, dove a questo punto inserirà la stessa localizzazione del primo: via al Desert.

Piazza Dante punta però ad allargare il progetto: non più solo l’ospedale ma - come era già emerso quando fu proposta al Comune la soluzione di Mattarello - un progetto più organico, una sorta di «cittadella della salute» che possa collocare accanto all’ospedale alcune altre funzioni ad esso collegate. In particolare la scuola per infermieri, che oggi ha sede a Trento Fiere e invece sarebbe utile - anche intuitivamente - sistemare in un luogo contiguo all’ospedale. Ma anche ambulatori e qualche ufficio.

Proprio con la necessità di realizzare questo progetto l’area di Mattarello era stata sponsorizzata dalla Provincia perché più ampia (quasi 27 ettari contro i 19 di via al Desert). E ora? L’idea è di utilizzare anche le aree sportive del campo Trentinello, che sono di proprietà del Comune in via al Desert. In cambio la Provincia cederebbe dei terreni a Mattarello, magari per ospitare il nuovo stadio.

Ma sulla «cittadella sanitaria» il Comune mette le mani avanti. Un conto - è quanto filtra da palazzo Thun - è mettere vicino all’ospedale la scuola infermieri, una scelta che ha una sua fondatezza, e alcune altre funzioni. Tutt’altra cosa sarebbe spostare anche gli uffici dell’Azienda sanitaria, oggi collocati tra via Degasperi e viale Verona.

Quello che spaventa l’amministrazione del capoluogo è la prospettiva che in città si aprano improvvisamente dei «buchi urbanistici» su cui vanno poi ripensate nuove funzioni senza che ci sia un piano organico sulla zona. Su questo il confronto è tutt’altro che concluso. Martedì scorso, in un breve incontro, Rossi, Zeni, Andreatta, Biasioli e Gilmozzi hanno preso atto delle valutazioni della commissione tecnica e condiviso che il Not resterà dov’era stato progettato. La Provincia ora vorrebbe accelerare il più possibile per proiettarsi sul nuovo bando. Il nuovo ospedale ha già accumulato un anno e mezzo di ritardo sulla tabella di marcia.

(ch.be.)













Scuola & Ricerca

In primo piano