«Non c’è più democrazia». E taglia la tessera del Pd

A Rovereto un elettore alle primarie del centrosinistra inscena la protesta dopo aver votato Renzi. «Mi caccio da solo, prima che mi caccino loro». E sforbicia il documento



ROVERETO. «Ho votato alle primarie ed ho votato per Renzi. Ma col Pd ho chiuso. Di democratico questo partito non ha più nulla, e quindi prima che mi caccino loro, come già fece il Pci a suo tempo, mi caccio da solo». E per aggiungere un'immagine alle parole, Eugenio Pellegrini toglie dal portafoglio la tessera del Pd e la taglia in due sotto gli occhi di giornalista e fotografo. «I pezzi, per cortesia, fateli avere voi a Lorandi. Con tutti i miei auguri».

Pellegrini è uno dei volti noti della sinistra cittadina. Ha la tessera del Pd, dice, fin dalla fondazione del nuovo partito, tre anni fa. Ma adesso basta.

«Questo partito deve cambiare nome, da Pd a Pa, perché è un partito antidemocratico: come si può definire diversamente chi impedisce di votare? Capisco i regolamenti interni, le regole, ma che senso ha fare un dibattito su Ra1, seguito da tutti gli italiani, e poi impedire a chi in quell'occasione si è formato una opinione di esprimerla? E' anche un errore strategico: favorisce la non partecipazione al voto e costerà caro alle elezioni vere, quelle nazionali. Non posso più riconoscermi in un partito così». E quindi eccolo fare a strisce la tessera.













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