Nessuno vuole gestire Baita Sagron Mis Dolomiti

Non sono ancora arrivate domande: il Comune allunga i termini del bando Il sindaco: «La struttura è al centro di una promozione turistica innovativa»


di Raffaele Bonaccorso


SAGRON MIS. Il bando di gara per la ricerca di un gestore per la “Baita Sagron Mis Dolomiti” è andato a vuoto poiché non è stata presentata alcuna offerta. Ecco quindi che il Comune di Sagron Mis ha prolungato i termini per la presentazione delle offerte che quindi ora scadono il 6 giugno 2012.

Il Comune, infatti, è proprietario del complesso ubicato in località “Giasenei” e che comprende bar, ristorante, cucina, stanze, servizi igienici, locali tecnologici, sala tv, piccolo centro wellness e palestra, sala multimediale, spazio espositivo di prodotti locali e deposito; è completamente arredato e completo di attrezzature finalizzate alla sua gestione.

Gli amministratori del piccolo Comune sono piuttosto preoccupati poiché non comprendono le difficoltà che stanno trovando nella ricerca di un gestore per quella nuova struttura che, ricordiamo, è estremamente innovativa poiché realizzata tutta in legno.

«Il nostro è un territorio – spiega il sindaco Luca Gadenz – che si appresta ad entrare nel mercato turistico attraverso iniziative nuove, originali, ed accattivanti e dove l'integrità assoluta della natura rappresenta il vero punto di forza del progetto di sviluppo locale. L’albergo “Baita Sagron Mis Dolomiti” rappresenterebbe il nostro punto di forza, proprio perché è una struttura che potrebbe attirare un tipo di turismo che in altre zone sta andando molto bene. Per questo cerchiamo un gestore che sia all'altezza di avviare questo importante progetto che sicuramente avrà un futuro, proprio perché innovativo».

Le tre linee di azione che l’amministrazione comunale considera strategiche per lo sviluppo del suo territorio per il sindaco Luca Gadenz sono «natura, sport e accrescimento culturale; ogni linea di azione esprime una particolare vocazione del territorio. Per “natura” vogliamo intendere l’insieme delle peculiarità paesaggistico, ambientali, naturalistiche del territorio; per “sport”, l’insieme complessivo delle attività esercitabili sul territorio, sia d’inverno che d’estate (free climbing, bouldering, arrampicata sportiva in falesie naturali, escursionismo, trekking, trekking specifici tematici, cromo terapia autunnale in bosco, orienteering); per “accrescimento culturale”, intendiamo l’obiettivo reso possibile proprio dalla struttura che è in grado di fare da traino per l’individuazione di un idoneo target di clientela per ritiri per manager, corsi di formazione, turismo attivo, avviamento alle discipline sportive, corsi di apprendimento, campus».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano