Mutui agevolati, stangata sui tassi

La Provincia accoglie la richiesta delle banche: è l’effetto della corsa dello spread. Aumento medio di 20 euro al mese


di Chiara Bert


TRENTO. Mentre la Provincia stanzia gli aiuti per pagare l’Imu, la brutta notizia per molte famiglie arriva dai mutui sulla casa. Da luglio i mutui agevolati, concessi dalle banche convenzionate con Piazza Dante, costeranno di più: un aumento medio di 20 euro al mese, anche se le situazioni sono molto differenziate tra loro a seconda del tipo di mutuo contratto con la banca. La Provincia accoglie la richiesta pressante arrivata dagli istituti di credito: è questo uno degli effetti della corsa dello spread che da mesi tiene con il fiato sospeso l’Italia e si riflette sul debito dello Stato ma anche sul portafoglio delle famiglie.

Gli aumenti. Per i mutui a tasso variabile (con Euribor a 6 mesi) fino a 15 anni di durata si passa da uno spread massimo del 2,15 al 2,75 (+0,60%). Per quelli a oltre 15 anni da 2,50 a 3,10. Per i tassi variabili con parametro Bce si va dal 2,50 al 2,95 per i mutui fino a 15 anni (+0,45%), per quelli oltre i 15 anni dal 2,80 al 3,30 (+0,50%). Per i mutui variabili Euribor a sei mesi con Cap dal 2,75 al 3,20 (+ 0,45%); gli oltre 15 anni dal 3,15 al 3,50 (+ 0,35%). Per i tassi variabili Bce con Cap fino a 15 anni si passa dal 3,15 al 3,65 (+ 0,50 %), oltre i 15 anni dal 3,65 al 4 (+ 0,35%). Per quanto riguarda i mutui agevolati a tasso fisso fino ai 15 anni si passa dal 2,40 al 3 (+0,60) e oltre i 15 anni dal 2,90 al 3,50 (+ 0,60). A queste pecentuali va aggiunto l’1% dell’Euribor. Gli aumenti non riguarderanno i mutui già in atto ma i nuovi che saranno sottoscritti da luglio.

La richiesta delle banche. I mutui agevolati per l’edilizia abitativa in Trentino interessano 11 mila famiglie. Il peggioramento della situazione sui mercati finanziari e la crisi di liquidità hanno spinto le11 banche convenzionate con la Provincia a chiedere di rinegoziare i tassi di interesse. Lo hanno fatto il 17 aprile scorso in un incontro con la Provincia, che prima di dare il via libera agli aumenti ha chiesto una valutazione a Cassa del Trentino. Quest’ultima ha messo in evidenza le difficoltà di liquidità che le banche si trovano ad affrontare ed ha ritenuto giustificato un aumento degli spread, anche se in misura inferiore a quanto richiesto dagli istituti di credito. Si è andati ad una contrattazione che ha prodotto la mediazione di aumenti proposta in delibera. Parere positivo all’aumento anche dal Consiglio delle autonomie.

In commissione. Con 4 sì e 3 astenuti ieri la quarta commissione ha dato parere favorevole alla delibera che l’assessore Ugo Rossi presenterà in giunta nei prossimi giorni. Critico (anche se alla fine ha votato a favore) il consigliere Mauro Ottobre (Patt): «Le banche chiedono aumenti dei tassi d’interesse perché hanno difficoltà a trovare i soldi, eppure continuano a presentare bilanci in attivo. Alla fine si finisce sempre per mettere le mani nelle tasche dei cittadini per dare soldi alle banche, veri e propri cartelli legalizzati». Preoccupata anche Franca Penasa (Lega)per il peso degli aumenti sul bilancio provinciale.

L’assessore Rossi. «I contratti si fanno in due - dichiara l’assessore - i tassi sono saliti ovunque e la richiesta delle banche era ben più alta di quella che abbiamo accolto. Si tratta pur sempre di tassi inferiori a quelli di mercato. Piuttosto - prosegue Rossi - il vero problema è che dai nostri controlli risulta che alcune banche rinegoziano il tasso nel momento in cui viene attivato il mutuo agevolato, e questo non va assolutamente. Stiamo pensando a una modifica della convenzione per evitare che questo avvenga».

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